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17 ottobre 2025

Patto per il Mediterraneo, una nuova relazione tra Ue e sponda sud


Presentato da Commissione e Alto rappresentante, ha tra i suoi pilastri la gestione della migrazioni, con partenariati operativi contro il traffico dei migranti

Ieri la Commissione europea e l'Alto Rappresentante dell'Ue per gli Affai Esteri e la politica di sicurezza hanno presentato la dichiarazione congiunta "The Pact for the Mediterranean. One Sea, One Pact, One Future", che definisce una nuova strategia ambiziosa per rafforzare le relazioni dell'UE con i partner del Mediterraneo meridionale. Basandosi sui nostri legami storici e culturali, il patto per il Mediterraneo si concentrerà su settori di reciproco interesse in cui condividiamo sfide e aspirazioni.

Il patto per il Mediterraneo si fonda su tre pilastri


Le persone come forza trainante per il cambiamento, le connessioni e l'innovazione – Ciò comprende azioni relative alla promozione dell'istruzione superiore, della formazione professionale, delle competenze e dell'occupazione, dell'emancipazione dei giovani e della società civile, della mobilità, della cultura, del turismo e dello sport, con una forte attenzione ai giovani. Un'università mediterranea sarà un progetto faro nell'ambito di questo pilastro e collegherà studenti provenienti da ogni sponda del Mediterraneo. Saranno inoltre potenziati gli ecosistemi esistenti dell'istruzione e della formazione tecnica e professionale, mentre nell'ambito di un meccanismo per il patrimonio culturale l'UE promuoverà il patrimonio culturale, sosterrà gli artisti e ravviverà il turismo in modo sostenibile.

Economie più forti, più sostenibili e integrate – Ciò comprende azioni relative alla modernizzazione delle relazioni commerciali e di investimento, alla promozione dell'energia e delle tecnologie pulite, alla resilienza idrica, all'economia blu e all'agricoltura, alla connettività digitale e dei trasporti, nonché alla creazione di posti di lavoro. In questo contesto, un'iniziativa transmediterranea per le energie rinnovabili e le tecnologie pulite (T-MED) e StartUp4Med saranno tra i progetti faro di questo pilastro. I partner lavoreranno inoltre sull'integrazione delle catene di approvvigionamento, anche nei settori della sanità e dell'agricoltura, nonché sulle materie prime critiche. Un'interconnessione efficiente, sicura e affidabile delle infrastrutture digitali avvicinerà le economie e i cittadini, mentre sarà promossa un'economia blu più sostenibile e rigenerativa del bacino del Mediterraneo.

Sicurezza, preparazione e gestione della migrazione – Ciò comprende azioni volte ad affrontare le sfide comuni in materia di sicurezza, ad aumentare la preparazione regionale e a cooperare su un approccio globale alla migrazione. Le iniziative prioritarie comprenderanno la preparazione e la resilienza alle catastrofi nel Mediterraneo. Sarà promosso un approccio globale alla gestione della migrazione e un approccio comune alla gestione integrata delle frontiere e alla sicurezza, che comprenderà partenariati operativi per contrastare il traffico di migranti. Sarà istituito un forum regionale per l'UE e i paesi del Mediterraneo meridionale sulla pace e la sicurezza.


Prossime tappe
Il patto è proposto per l'approvazione politica da parte dell'UE e dei partner del Mediterraneo meridionale nel novembre 2025 in occasione del 30o anniversario del processo di Barcellona.

Le iniziative proposte nell'ambito del patto saranno recepite in un piano d'azione specifico, che specificherà i paesi partecipanti e le parti interessate per ciascuna iniziativa. Il piano d'azione iniziale è previsto per il primo trimestre del 2026. Il piano d'azione sarà un documento vivo al quale si potranno aggiungere nel tempo nuove iniziative. Le organizzazioni regionali, la società civile e le organizzazioni giovanili saranno invitate a sostenerne l'attuazione, mentre le istituzioni dell'UE saranno regolarmente informate in merito alla sua introduzione.

Contesto
Il patto è il risultato di un ampio e inclusivo processo di consultazione che ha coinvolto un'ampia gamma di portatori di interessi, tra cui i partner del Mediterraneo meridionale, gli Stati membri e le istituzioni dell'UE, i paesi vicini della regione in senso lato, nonché rappresentanti della società civile, del settore privato, del mondo accademico, dei gruppi di riflessione e delle organizzazioni culturali ed economiche.

Nel 1995 è stato avviato il processo di Barcellona, a seguito della firma della dichiarazione di Barcellona, per la cooperazione multilaterale con il Mediterraneo. Nel 2021 l'agenda per il Mediterraneo ha ulteriormente approfondito la cooperazione in settori di reciproco interesse quali lo sviluppo umano, la governance, la resilienza, l'azione per il clima e la crescita economica inclusiva. Il relativo piano economico e di investimenti ha fornito un punto di partenza per il modo in cui l'UE può proporre e dare seguito a iniziative concrete. Il patto odierno mira a proseguire il lavoro svolto in modo più coordinato e sistematico, stabilendo collegamenti con il quadro politico generale con una governance più forte, azioni concrete e comproprietà.

Maggiori informazioni

Comunicazione congiunta

Scheda informativa

Il Patto per il Mediterraneo