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17 ottobre 2025

Online il nuovo report sulle associazioni che operano a favore dei migranti


Focus sulle attività realizzate nel 2024 dagli iscritti al Registro tenuto dal MLPS. Il report "in pillole" e in versione integrale

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il Report sulle attività realizzate nel 2024 dalle associazioni e dagli enti che operano a favore dei migranti iscritti al Registro previsto dall'art.42 del Testo UNico dell'Immigrazione (Dlgs 286/1998). 

Il Registro, tenuto dalla Direzione Generale per le politiche migratorie e l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti del MLPS, ha una Prima Sezione dedicata a chi svolge attività a favore dell'integrazione sociale degli stranieri e una Seconda Sezione dedicata a chi realizza programmi di assistenza e integrazione sociale per vittime di violenza di genere, prostituzione, tratta, violenza e abusi sui minori o grave sfruttamento.

Oltre alla versione integrale, è disponibile il Report "in pillole": 

Nel 2024, sono 834 gli Enti iscritti alla Prima Sezione e 176 quelli iscritti alla Seconda Sezione che hanno realizzato attività, un dato stabile rispetto all’anno precedente.

Il 2024, dopo diversi anni di crescita, ha segnato un decremento dei progetti realizzati dagli iscritti alla Prima Sezione (3.681, -81 rispetto all’anno precedente). Al contrario i progetti realizzati dagli Enti iscritti alla Seconda sezione hanno registrato un incremento di 43 unità (418 progetti attuati nel 2024).

Il 43% degli iscritti alla Prima Sezione e il 42% degli iscritti alla Seconda hanno realizzato attività a favore dei profughi ucraini. Fra questi quelli impegnati nell’accoglienza hanno ospitato 11mila persone.

Gli iscritti operano su tutto il territorio nazionale, con una presenza più significativa nel Nord.

Nella Prima e nella Seconda Sezione, la forma giuridica più diffusa è la cooperativa sociale, rispettivamente per il 47% e il 41%.

Forte la propensione ad aggregarsi in reti, molto frequente anche l’iscrizione ad altri Registri del Terzo settore. Gli iscritti attivano nella maggior parte dei casi dei partenariati con altri iscritti, ma anche con Regioni ed Enti locali.

I Fondi pubblici nazionali sono la principale fonte di finanziamento per i progetti sia della Prima (46% dei progetti) che della Seconda Sezione (84%).

Il principale ambito dei progetti è l’assistenza sociale, con declinazioni diverse tra le due sezioni, in considerazione dei diversi mandati e target di riferimento. Il lavoro, leva cruciale per l’integrazione e il raggiungimento dell’autonomia, è il secondo ambito di attività dei progetti attivati dagli Enti della Prima sezione e al quarto posto per gli Enti della Seconda. Nella Prima Sezione è rilevante anche l’integrazione scolastica e socioculturale, nella Seconda assumono particolare rilevanza i servizi e le attività degli ambiti assistenza legale e assistenza sanitaria.

I beneficiari dei progetti realizzati nel 2024 dagli enti iscritti sono 934mila per la Prima Sezione e 41mila per la Seconda. I minori rappresentano il 17% dei beneficiari nella Prima Sezione, ma poco più del 7% nella Seconda. Sono donne il 33% dei beneficiari nella Prima Sezione e il 54% nella Seconda. Nella Seconda Sezione il 7,2% di beneficiari sono persone transessuali.

Il 72% dei beneficiari nella Prima Sezione e l’81% nella Seconda provengono da un Paese extra-UE. La platea delle cittadinanze è varia, con una prevalenza della nazionalità marocchina nella Prima Sezione e della nigeriana nella Seconda. Quella ucraina, che nel 2022 era la prima cittadinanza dei beneficiari Extra UE, nel 2024 tra i beneficiari dei progetti realizzati dagli Enti della Prima Sezione compare al 6° posto.

Sono 37mila per la Prima Sezione e quasi 3mila per la Seconda le risorse umane impegnate nella realizzazione dei progetti, fra dipendenti e collaboratori. A questi vanno aggiunti volontari ed esperti esterni. Per la quasi totalità si tratta di cittadini italiani, con una prevalenza della componente femminile.