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18 giugno 2025

Su.Pr.Eme.2 Sicilia: implementazione delle attività di contrasto allo sfruttamento lavorativo


Il ruolo del team multidisciplinare di supporto all'Ispettorato del lavoro

In continuità con quanto già implementato dall’Helpdesk interistituzionale anticaporalato nelle regioni di Puglia, Basilicata, Calabria e Campania, anche in Sicilia proseguono le attività di contrasto allo sfruttamento lavorativo, grazie all’impegno del team di supporto all’Ispettorato del Lavoro, costituito nell’ambito delle azioni previste dal Programma Su.Pr.Eme.2.

L’iniziativa ha previsto la costituzione di squadre operative composte da operatori legali e mediatori linguistico interculturali, organizzate per aree territoriali. Ad oggi le attività hanno coinvolto tutte le province siciliane.
I team sono impegnati da gennaio in attività di outreaching e sensibilizzazione rivolte ai lavoratori e alle comunità locali, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza dei diritti dei lavoratori e di contrastare efficacemente il lavoro irregolare e le diverse forme di sfruttamento lavorativo.
Tali attività vengono realizzate negli insediamenti informali, nonché nei centri di prima e seconda accoglienza, garantendo così un contatto capillare e tempestivo con i cittadini migranti presenti sul territorio.

Dall’inizio delle attività sono state realizzate 43 attività di outreaching che hanno raggiunto 800 cittadini migranti, tra cui più di 200 potenziali vittime di sfruttamento lavorativo. Oltre all’attività sul territorio, gli operatori legali e i mediatori linguistico interculturali garantiscono un supporto qualificato agli Ispettorati Territoriali del Lavoro nelle attività ispettive, contribuendo a potenziare la capacità di risposta alle segnalazioni di sfruttamento.

Dall’inizio delle attività sono state effettuate 22 ispezioni che hanno premesso di raggiungere 39 lavoratori. Le attività in Sicilia rappresentano un elemento essenziale nel quadro complessivo di tale azione coordinata, confermando l’impegno integrato e sistematico nella lotta allo sfruttamento lavorativo. Durante le attività di outreaching, i casi che necessitano di ascolto, informazioni e orientamento vengono immediatamente messi in contatto diretto con i mediatori linguistico interculturali e gli operatori dell’Helpdesk interistituzionale anticaporalato. Tale modalità operativa è finalizzata a creare una sinergia efficace tra le diverse professionalità coinvolte, favorendo uno sviluppo coordinato e più efficiente degli interventi sul territorio.

In questo contesto, un ruolo particolarmente rilevante è svolto dai Poli Sociali Integrati, che contribuiscono a garantire la continuità degli interventi attraverso attività di presa in carico, orientamento ai servizi e accompagnamento all’integrazione, rafforzando la capacità di risposta del sistema territoriale nei confronti delle persone più esposte a situazioni di potenziale sfruttamento.

Le attività rientrano all’interno del programma Su.Pr.Eme.2, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali mediante Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027 - Obiettivo Specifico 2 Migrazione legale e Integrazione - Ambito di applicazione 2 h) misure di integrazione e in complementarietà con PN Inclusione e lotta alla povertà FSE+ 2021-2027 - Priorità 1 "Sostegno all'inclusione sociale e lotta alla povertà" - Obiettivo specifico ESO4.9) Promuovere l'integrazione socioeconomica di cittadini di Paesi Terzi, compresi i migranti.

Il partenariato è guidato dalla Regione Siciliana, affiancata dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia e da Nova Consorzio Nazionale per l’Innovazione sociale.

 

 

         



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