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04 giugno 2025

Patenti di guida, in vigore il nuovo accordo tra Italia e Marocco per le conversioni


Valido fino al 2030 per le patenti A e B. Il testo dell'accordo e la circolare esplicativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

È in vigore da ieri il nuovo Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo del Regno del Marocco relativo al riconoscimento reciproco delle patenti di guida ai fini della conversione. Sostituisce l'accordo precedente e sarà valido fino 3 giugno 2030.

Una circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ricorda che "possono essere considerate valide, ai fini della conversione, esclusivamente le patenti di guida marocchine:

- non provvisorie,
- in corso di validità,
- complete di tutti i dati identificativi del titolare (giorno, mese e anno di nascita),
- conseguite prima dell’acquisizione della residenza in Italia da parte del titolare,
- delle categorie A e B, divenute valide in via permanente prima dell’acquisizione della residenza in Italia da parte del titolare.

Inoltre non possono essere considerate valide ai fini della conversione le patenti di guida marocchine ottenute a loro volta per conversione di una patente estera non convertibile in Italia. 

Il titolare di patente di guida marocchina:

- può chiederne la conversione esclusivamente se ha acquisito la residenza anagrafica in Italia;
- può chiederne la conversione solo nel caso sia residente in Italia da meno di sei (6) anni al momento della presentazione dell’istanza di conversione. Se il titolare ha acquisito la residenza in territorio italiano da sei anni o da più di sei anni l’Accordo non si applica; conseguentemente l’Ufficio della Motorizzazione Civile (UMC) non può accettare la richiesta di conversione (cfr. paragrafo 2). Tale disposizione è ovviamente reciproca, quindi è applicata anche nei confronti del titolare di patente italiana che ne richiede la conversione nel Regno del Marocco;

- deve presentare all’UMC -tra la documentazione di rito, come di prassi- la certificazione medica prevista per attestare il possesso dei requisiti psicofisici per la categoria richiesta;

- per presentare la domanda di conversione, deve aver compiuto l’età prevista dalla normativa italiana per il rilascio della categoria richiesta".

La legge italiana permette ai cittadini extra-ue di guidare con la patente del paese d’origine per un periodo massimo di un anno dall’acquisizione della residenza in Italia. Scaduto questo termine si può convertire la patente presa in patria in una patente italiana solo se sono in vigore accordi di reciprocità, come quello tra Italia e Marocco. Se non ci sono accordi, il cittadino straniero deve conseguire una nuova patente di guida italiana.