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19 marzo 2025

Immigrazione e Imprenditoria, presentato il rapporto IDOS - CNA 2024


660 mila imprese migranti, l'11% del totale. Si evolvono le forme giuridiche e si va oltre i settori tradizionali. Le raccomandazioni

In un contesto di crisi demografica e sfide globali, l’imprenditoria immigrata si conferma un pilastro essenziale dell’economia italiana.

Secondo il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria 2024 realizzato dal Centro Studi e Ricerche IDOS in collaborazione con CNA, presentato questa mattina a Roma, le imprese guidate da persone nate all’estero sono cresciute del 32,7% in dieci anni, raggiungendo 660.000 unità e superando l’11% del totale. Qui una scheda di sintesi con le principali evidenze

Il cambiamento più significativo riguarda l’evoluzione della forma giuridica: mentre le imprese individuali restano dominanti (73%), le società di capitale sono quasi triplicate (+160%), segnalando una maggiore solidità e competitività. Inoltre, mentre le imprese giovanili italiane sono diminuite del 22,8%, quelle guidate da giovani immigrati hanno subito un calo simile ma mantengono comunque il 19% del totale delle imprese immigrate.

Tra il 2013 e il 2023 gli imprenditori immigrati si espandono oltre i settori tradizionali (commercio ed edilizia), registrando forti incrementi in alloggio e ristorazione (+57,6%), servizi alla persona (+101,6%) e in ambiti ad alta qualificazione come attività scientifiche e tecniche (+56%) e sanità e assistenza sociale (+77,6%).

Dal punto di vista geografico, la crescita è diffusa in tutto il Paese. Il Nord resta il polo principale (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto), ma il Sud accelera, con Campania (+72,8%) e Puglia (+33,8%) in forte espansione. Roma e Milano si confermano capitali dell’imprenditoria immigrata, mentre Napoli e Caserta emergono come nuovi centri dinamici.

Il fenomeno, dunque, conferma la sua costante crescita ed evoluzione, contribuendo – anche con la sua resistenza durante i periodi di crisi – alla vitalità e all’innovazione dell’economia italiana. Di seguito, le raccomandazioni degli autori del Rapporto Immigrazione e Imprenditoria 2024 IDOS CNA:

1. Facilitare l’accesso al credito e ai finanziamenti
• Creare strumenti finanziari dedicati, come fondi di garanzia e microcredito agevolato, per sostenere le imprese immigrate, in particolare le startup innovative e le imprese con dipendenti.
• Promuovere la collaborazione tra istituzioni bancarie, associazioni di categoria e camere di commercio per facilitare percorsi di educazione finanziaria.

2. Migliorare il riconoscimento delle qualifiche professionali e delle competenze
• Semplificare le procedure di riconoscimento dei titoli di studio e delle competenze acquisite nei Paesi di origine, riducendo gli ostacoli burocratici.
• Creare programmi di formazione e certificazione rivolti agli imprenditori immigrati per favorire l’accesso a settori più specializzati.

3. Favorire la transizione dalle imprese individuali alle società strutturate
• Incentivare la costituzione di società di capitale attraverso agevolazioni fiscali e programmi di accompagnamento imprenditoriale.
• Potenziare i servizi di consulenza aziendale per supportare le imprese nella digitalizzazione, nell’innovazione e nell’espansione sui mercati internazionali.

4. Sostenere l’imprenditoria femminile immigrata
• Creare programmi di mentoring e networking dedicati alle imprenditrici immigrate per facilitare lo scambio di competenze e opportunità di
crescita.
• Incentivare la partecipazione delle donne immigrate a settori ad alto valore aggiunto, attraverso formazione mirata e accesso a finanziamenti specifici.

5. Rafforzare il legame tra imprenditoria immigrata e sviluppo economico locale
• Promuovere iniziative di integrazione tra imprese immigrate e tessuto produttivo locale, incentivando la collaborazione con aziende italiane lungo le filiere del Made in Italy.
• Creare piattaforme di scambio commerciale con i Paesi di origine degli imprenditori immigrati, facilitando investimenti e opportunità di internazionalizzazione.

6. Incentivare politiche di sviluppo inclusive
• Integrare l’imprenditoria immigrata nelle strategie nazionali di crescita economica, riconoscendone il ruolo chiave nella risposta alla crisi demografica e nell’innovazione produttiva.
• Promuovere un dialogo costante tra istituzioni, associazioni di categoria e comunità imprenditoriali immigrate per identificare criticità e proporre soluzioni condivise.

7. Promuovere l’innovazione e il protagonismo delle nuove generazioni
• Valorizzare il potenziale creativo e tecnologico delle imprese guidate da giovani immigrati.
• Incentivare startup innovative e favorire il sostegno del sistema produttivo italiano anche per migliorare la competitività delle imprese immigrate sui mercati internazionali.