Diventa più costoso il riconoscimento della cittadinanza italiana. L’ultima legge di Bilancio (Legge 207/2024, articolo 1, commi 636-641) ha introdotto nuovi contributi o rincarato le tariffe già esistenti a carico dei cittadini stranieri che lo chiedono in Italia o dall’estero.
In particolare, i Comuni potranno assoggettare le domande di riconoscimento della cittadinanza italiana al pagamento di un contributo amministrativo in misura non superiore a euro 600 per ciascun richiedente maggiorenne. Potranno, inoltre assoggettare a un contributo massimo di euro 300 le richieste di certificati o estratti di stato civile formati da oltre un secolo se relativi a persone diverse dal richiedente.
Le domande sono improcedibili in caso di mancato o inesatto pagamento dei contributi nei termini stabiliti dal comune. La scelta se introdurre o no i nuovi contributi è lasciata alla discrezionalità delle amministrazioni comunali.
È stato, inoltre, incrementata da euro 300 a euro 600 la tariffa per il trattamento della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di persona maggiorenne presso gli uffici diplomatici e consolari. Il cinquanta per cento dei proventi derivanti da tale contributo è riassegnato al MAECI ed è destinato per metà agli uffici consolari in proporzione ai contributi riscossi e, per l’altra metà, al funzionamento degli uffici all’estero e ad altre spese.