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17 dicembre 2024

Online i rapporti su La presenza dei migranti nelle città metropolitane


Le nuove edizioni, curate dalla DG Immigrazione e Integrazione del MLPS in collaborazione con Sviluppo Lavoro Italia

Sono online i nuovi Rapporti annuali sulla presenza dei migranti nelle Città metropolitane, giunti all’ottava edizione e curati dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con Sviluppo Lavoro Italia S.p.A.

Anche quest’anno sono disponibili nove monografie, una per ogni Città Metropolitana in cui la presenza non comunitaria risulta numericamente più rilevante: Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma Capitale, Torino e Venezia (link in fondo a questa pagina) insieme a una Sintesi riepilogativa della presenza non comunitaria in tutte le 14 Aree metropolitane (incluse, quindi, Cagliari, Catania, Messina, Palermo, Reggio Calabria). (Qui la nota stampa)

La distribuzione sul territorio nazionale, al primo gennaio 2024, dei 3.607.160 cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti evidenzia come Milano e Roma accolgano oltre un quinto delle presenze (rispettivamente il 13% e il 9,4% del totale nazionale). Percentuali comprese tra il 2% e il 3% si trovano a Torino, Napoli, Firenze e Bologna, mentre è inferiore al 2% la quota relativa alle altre Città metropolitane.

La quota di lungo soggiornanti sul totale dei regolarmente soggiornanti al primo gennaio 2024 risulta pari a 59,3%, con rilevanti disparità nel territorio nazionale: la quota risulta massima a Venezia (68,6%), Firenze (67,1%), Roma (64%) e Genova (61,8%) e minima a Torino (44,4%), Palermo (44,5%), Catania (47,8%) e Cagliari (48,3%). L’incidenza dei motivi familiari (preponderanti in tutte le altre Città metropolitane) risulta massima a Venezia (45%), Milano (41,2%) Torino (38,8%) e Bologna (38,7%).

Complessivamente si rileva nella popolazione non comunitaria un equilibrio di genere quasi perfetto (uomini 50,8%, donne 49,2%) che risulta confermato nella maggior parte delle Città metropolitane. Maggiore eterogeneità si rileva per quel che riguarda i minori, che, a livello nazionale, rappresentano il 19,5% dei regolarmente soggiornanti al primo gennaio 2024. L’incidenza risulta massima e superiore alla media nazionale a Catania (21,5%), Torino (21%), Venezia (20%) e Genova (19,8%), mentre è minima a Napoli (14,7%), Roma (15%), Cagliari (15,8%) e Firenze (17,5%).

Il 2023 ha fatto registrare il numero più elevato di nuovi cittadini italiani: 196.040, un numero in aumento dell’1% rispetto all’anno precedente. Ai primi posti per numerosità delle acquisizioni di cittadinanza si collocano Milano, Roma e Torino.

Il 7% degli occupati di età superiore ai 15 anni in Italia nel 2023 è di cittadinanza non comunitaria. Se il tasso di occupazione della popolazione non comunitaria complessivamente considerata è pari al 60,7%, l’indicatore tocca il valore massimo nelle Città metropolitane di Milano (70%), Genova (69%), Roma (68,2%) e Bologna (66,9%), risultando invece minimo – e inferiore al valore nazionale – a Torino (52,1%), Napoli (53,4%) e Bari (54,3%). Il tasso di disoccupazione – pari all’11,4% per la complessiva popolazione extra UE in Italia – oscilla da un minimo del 5,4% rilevato a Bologna, a un massimo del 25,7% dell’area metropolitana di Napoli; il tasso di inattività (valore nazionale 31,5%) risulta invece minimo a Genova (21,2%) e massimo a Torino (35,8%).

La popolazione non comunitaria guida l’8,8% delle imprese registrate nel Paese al 31 dicembre 2023: 522.055, un numero in aumento dell’1,8% rispetto all’anno precedente. Le Città metropolitane che ospitano il maggiore numero di imprese extra UE sono Milano, Roma e Napoli, , mentre la maggiore incidenza di imprese extra UE sul totale delle imprese a livello territoriale si registra a Firenze (15,2%), Genova (14,7%) e Milano (14,1%).