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17 ottobre 2024

In povertà assoluta il 35% delle famiglie di migranti


Tra quelle con minori, si supera il 40%. Il report ISTAT sulla povertà nel 2023

Nel 2023 in Italia sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,2 milioni di famiglie (8,4% sul totale delle famiglie residenti, valore stabile rispetto al 2022) e quasi 5,7 milioni di individui (9,7% sul totale degli individui residenti, come nell’anno precedente). Una condizione che continua a colpire sproporzionalmente i migranti rispetto agli italiani, come conferma il Report Povertà 2023 pubblicato oggi dall'Istat.

Nel 2023, scrivono i ricercatori, si contano oltre 1,7 milioni di stranieri in povertà assoluta, con un’incidenza individuale pari al 35,1%, oltre quattro volte e mezzo superiore a quella degli italiani (7,4%)

Le famiglie in povertà assoluta sono nel 68,6% dei casi famiglie di soli italiani (oltre 1 milione e 519mila, incidenza pari al 6,3%) e, per il restante 31,4%, famiglie con stranieri (697mila), pur rappresentando queste ultime solamente l’8,7% di tutte le famiglie residenti.

Per le famiglie con almeno uno straniero l’incidenza di povertà assoluta è pari al 30,4%; è al 35,1% per quelle composte esclusivamente da stranieri (interessando oltre 568mila famiglie) ed è il 6,3% per le famiglie di soli italiani. I valori assunti dall’incidenza per le famiglie dove sono presenti stranieri sono i più alti registrati dal 2014; tale evidenza è particolarmente accentuata per le famiglie composte esclusivamente da stranieri, che passano dal 25,2% del 2014 al 35,1% del 2023.

L’incidenza di povertà più elevata si registra nel Mezzogiorno, con quote di famiglie con almeno uno straniero oltre quattro volte superiori a quelle delle famiglie di soli italiani (rispettivamente 35,8% e 8,8%). Al Centro le famiglie con stranieri mostrano l’incidenza di povertà più contenuta, pari al 28,5%, sebbene sette volte superiore a quella delle famiglie di soli italiani (4,1%). Al Nord le famiglie con stranieri arrivano a valori dell’incidenza pari a 29,4%, oltre cinque volte superiori a quelli delle famiglie
di soli italiani (5,5%).

La criticità per le famiglie di soli stranieri è più marcata nei comuni centro dell’area metropolitana: 37,0% contro il 5,2% delle famiglie composte da soli italiani. Rispetto al 2022 si registrano segnali di peggioramento per le famiglie miste residenti nei comuni periferia area metropolitana e comuni con 50.001 abitanti e più, per le quali l’incidenza sale al 23,9% dal 16,3%.

Nelle famiglie con stranieri in cui la persona di riferimento è in cerca di occupazione, l’incidenza della povertà assoluta è pari al 36,8% (17,4% per le famiglie composte solamente da italiani); se la p.r. è occupata, la condizione di povertà riguarda invece più di una famiglia con stranieri su quattro (29,3%, oltre sette volte superiore a quella delle famiglie di soli italiani). Per le famiglie con p.r. in cerca di occupazione, i valori più elevati si registrano per le famiglie di soli stranieri (37,7%), oltre il doppio rispetto a quelle composte da soli italiani (17,4%).

Le famiglie con almeno uno straniero in cui sono presenti minori mostrano un’incidenza di povertà pari al 34,1% (331mila famiglie); il sottoinsieme delle famiglie di soli stranieri con minori presenta il più diffuso disagio economico (41,4%), cinque volte superiore a quello delle famiglie di soli italiani con minori (8,2%). L’incidenza di povertà assoluta delle famiglie con almeno uno straniero e un minore supera in tutte le ripartizioni il 30%, registrando i valori massimi nel Mezzogiorno (44,5%) e al Centro (33,2%). L’incidenza del fenomeno risulta particolarmente elevata se confrontata con quella delle famiglie di soli italiani con minori, pari rispettivamente al 12,4% e al 6,2%.


LE STATISTICHE DELL’ISTAT SULLA POVERTÀ | ANNO 2023:  Testo integrale e nota metodologica-Tavole