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31 luglio 2024

Inefficaci le indagini sulle violazioni dei diritti alle frontiere


Il Rapporto Guidance on investigating alleged ill-treatment at borders e le raccomandazioni dell'Agenzia Ue per i diritti fondamentali FRA

Il rapporto Guidance on investigating alleged ill-treatment at borders (Guida alle indagini sui presunti maltrattamenti alle frontiere) pubblicato ieri da FRA, l'Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali, rivela che molte violazioni dei diritti gravi, ricorrenti e diffuse alle frontiere non vengono indagate adeguatamente.

Le vittime raramente sporgono denuncia contro le forze dell'ordine a causa della sfiducia nelle autorità, del timore di ritorsioni o della scarsa conoscenza delle procedure disponibili. Le indagini sugli incidenti sono difficili anche perché le prove sono scarse, soprattutto quando le violazioni avvengono in aree remote o di notte. Le indagini spesso mancano di indipendenza, non sono approfondite, richiedono troppo tempo e raramente coinvolgono le vittime.

Le vittime di violazioni dei diritti umani alle frontiere hanno difficoltà a rivolgersi ai tribunali nazionali. Un numero crescente di casi arriva alla Corte europea dei diritti dell'uomo, che ha richiamato gli Stati membri per l'inefficacia delle indagini su maltrattamenti e morti alle frontiere.

Il regolamento sullo screening adottato con il Patto sulla migrazione e l'asilo obbliga gli Stati membri a indagare sulle accuse di violazione dei diritti fondamentali alle frontiere. Il Patto richiede agli Stati membri di adottare piani di attuazione nazionali. Questi dovrebbero contenere anche misure per indagini rapide ed efficaci.

Per proteggere meglio i migranti e i rifugiati, la FRA chiede un monitoraggio rigoroso alle frontiere e meccanismi di responsabilità più forti. La FRA indica i seguenti passi per consentire indagini efficaci sulle violazioni dei diritti alle frontiere:

Registrare le testimonianze: Gli organismi per i diritti umani dovrebbero documentare le testimonianze di violazioni dei diritti, pubblicare panoramiche periodiche dei casi e trasmettere le informazioni pertinenti ai pubblici ministeri.

Trasparenza: Le autorità nazionali devono pubblicare regolarmente statistiche sul numero e sui tipi di indagini disciplinari e penali e sui loro esiti.

Indagini indipendenti ed eque: Le autorità dovrebbero assegnare i casi a dipartimenti specializzati nella procura per garantire indagini imparziali.

Linee guida per i pubblici ministeri: I pubblici ministeri dovrebbero emanare linee guida chiare per le indagini sugli abusi alle frontiere e per la raccolta delle prove. Dovrebbero identificare e condividere informazioni su modelli, carenze e buone prassi nelle indagini.

Dare voce alle vittime: Le autorità dovrebbero avvalersi anche di avvocati o di organizzazioni per la protezione delle vittime per garantire che queste ultime siano rappresentate e aiutate a partecipare ai procedimenti.

Raccogliere prove dalla tecnologia: Gli investigatori dovrebbero utilizzare i filmati di sorveglianza, i dati GPS dei veicoli e del personale delle forze dell'ordine e, ove legalmente consentito, i dati dei telefoni cellulari delle vittime e dei testimoni per identificare le vittime e ricostruire la sequenza degli eventi.

“Sono troppe le denunce di violazione dei diritti umani alle frontiere dell'UE. L'Europa ha il dovere di trattare tutti alle frontiere in modo equo, rispettoso e nel pieno rispetto delle leggi sui diritti umani. Ciò richiede pratiche di gestione delle frontiere efficaci e rispettose dei diritti, sostenute da indagini solide e indipendenti su tutti gli episodi di abuso dei diritti”, dice il direttore della FRA Sirpa Rautio.

Il rapporto della FRA esamina le indagini disciplinari e penali sulle violazioni dei diritti di migranti e rifugiati alle frontiere esterne terrestri e marittime dell'UE tra il 2020 e il 2023. Riguarda le accuse di mancato soccorso di persone in difficoltà, maltrattamenti fisici e altre forme di trattamento inumano e degradante che mettono a rischio la vita e l'integrità fisica dei migranti. Il rapporto non riguarda le procedure amministrative relative all'asilo o al rimpatrio e l'incapacità di incanalare i richiedenti asilo nelle procedure appropriate.


 FRA (Europen Union Agency for Fundamental Rights) Guidance on investigating alleged ill-treatment at borders