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04 luglio 2024

I numeri dell’accoglienza.


Presentato il nuovo Rapporto annuale della rete SAI

Sono state 54.512 le persone accolte nel 2023 nei progetti della rete SAI, Sistema di Accoglienza e Integrazione,  SAI, un aumento di 2,4% rispetto all’anno precedente. Il 76,9% (41.923) dei beneficiari sono stati accolti nei progetti per accoglienza ordinaria; il 21,2% (11.550) nei progetti per minori stranieri non accompagnati; il 2% (1.039) nei progetti per persone con esigenze di carattere sanitario e disagio mentale.
Il 90% delle persone accolte nel SAI nel 2023 ha meno di 40 anni: le fasce d’età più  rappresentate sono quelle che vanno dai 18 ai 25 anni (30,3%) e quella dai 26 ai 40 anni (31%). 16.209 i minorenni accolti, pari al 29,7% dei beneficiari.
Sono questi alcuni dati che emergono dal XXII Rapporto Annuale della rete SAI, la rete di enti locali che si occupa della realizzazione di progetti di accoglienza integrata utilizzando le risorse al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.
Entrando più nello specifico, emerge che i beneficiari accolti nel 2023 provengono da oltre 100 Paesi, in prevalenza africani e asiatici. In crescita il numero di persone provenienti da Ucraina, Egitto, Afghanistan e Tunisia. Oltre a queste nazionalità rimane elevato il numero di persone provenienti da Nigeria, Bangladesh, PakistanCosta d’Avorio, Gambia e Somalia. In coerenza con le recenti modifiche normative, che orientano sempre più il Sistema verso la presa in carico delle famiglie e delle vulnerabilità, si registra un aumento di ospiti di genere femminile (25% del totale) e delle persone affette da disabilità (+58%) e disagio mentale (+28%).
 La rete SAI è anche il sistema di riferimento per la presa in carico e inclusione dei minori stranieri non accompagnati. Quasi 12.000 i MSNA accolti nei 5977 posti a loro dedicati, con un incremento, nel biennio, del 43%.
Infine, per quanto riguarda la tipologia di permessi di soggiorno, si evidenzia una significativa riduzione dei beneficiari titolari di protezione internazionale (che passano dal 37% del 2021 al 26% del 2023), a fronte di un significativo aumento dei titolari di protezione speciale, pari al 15% nel 2023, quasi raddoppiati in due anni.

Quasi un Comune su 4 (1953 Comuni) è interessato dalla rete SAI, tra cui tutte le città metropolitane. Oltre il 50% sono piccoli Comuni, sotto i 5.000 abitanti, coinvolgendo in misura significativa le aree interne del Paese. Sono 529 gli enti attuatori che, in partenariato con i Comuni, attuano materialmente i progetti personalizzati di accoglienza e inclusione sociale, grazie al lavoro di più di 22.000 operatori coinvolti, di cui il 62% è donna.

Per Veronica Nicotra, segretario generale Anci, i dati emersi dal Rapporto Sai rendono “necessari degli adeguamenti che consentano di superare alcuni affaticamenti burocratico-organizzativi”. “Anci ha avanzato proposte puntuali che mirano innanzitutto a dare continuità temporale ai progetti superando il limite della triennalità, ci auguriamo di poter trovare una intesa con il ministero affinché diventino operative per il 2025”.

 

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