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Migrazioni, le conclusioni del vertice del G7
17 giugno 2024
Migrazioni, le conclusioni del vertice del G7
Impegni congiunti su cause della migrazione irregolare, contrasto ai trafficanti e percorsi sicuri e regolari
Ci sono anche le migrazione tra le “sfide pressanti del nostro tempo” per le quali i leader del G7 vogliono unire le forze.
Nelle
conclusioni del vertice che si è tenuto tra il 13 e il 15 giugno a Borgo Egnazia
, in Puglia, si affermano un “impegno collettivo” e uno “cooperazione rafforzata per
affrontare la migrazione, affrontare le sfide e cogliere le opportunità
che essa presenta, in collaborazione con i Paesi di origine e di transito. Ci concentreremo sulle
cause profonde della migrazione irregolare
, sugli sforzi per migliorare la
gestione delle frontier
e e
arginare la criminalità
organizzata transnazionale, nonché su
percorsi sicuri e regolari
per la migrazione”.
Tra le altre cose, i leader del G7 sottolineano che “i
percorsi regolari possono rappresentare alternative realistiche
e hanno il potenziale per ridurre la migrazione irregolare e il ricorso alle reti di contrabbando e di traffico, contribuendo a prevenire le conseguenze umanitarie negative dell'imbarco su rotte pericolose. A questo proposito, ribadiamo il nostro impegno a
garantire una migrazione sicura, ordinata e regolare
e riconosciamo gli importanti
benefici economici e sociali
che i migranti possono apportare ai nostri Paesi e ai Paesi a basso e medio reddito, anche attraverso le
rimesse
".
I percorsi regolari, continua il documento, ”devono rispondere ai requisiti nazionali,
rispettare le nostre legislazioni, le decisioni sovrane e i principi di un reclutamento equo
. Spinti da uno spirito di responsabilità congiunta, faremo progredire la cooperazione sui percorsi regolari, anche
sostenendo i Paesi partner
nel migliorare la governance della migrazione e affrontando le sfide e i rischi associati alla migrazione irregolare”.
“In questo contesto – aggiungno i leader - riconosciamo gli
sforzi regionali in corso volti a garantire i talenti e la mobilità professionale
, nonché i programmi volti a creare e sostenere vie efficaci per il
reinsediamento
. Queste iniziative possono fornire percorsi sicuri e legali ai migranti e allo stesso tempo colmare le
carenze di manodopera
nei Paesi di destinazione. Dovrebbero essere concepite tenendo conto delle
esigenze delle popolazioni vulnerabili
e impiegando approcci sensibili al genere e all'età, per prevenire abusi e sfruttamento, proteggere i
diritti umani
e la
dignità
e migliorare la
sicurezza
in tutto il mondo”.
“Per questo motivo si legge ancora nelle conclusioni del vertice - continueremo a continueremo a includere percorsi regolari nell'ambito delle nostre politiche globali, compresi i
percorsi lavorativi attuati in collaborazione con i Paesi in via di sviluppo
, se opportuno. Promuoveremo il loro utilizzo efficace e legale, sostenendo e incoraggiando le discussioni su questi temi nelle sedi internazionali e regionali pertinenti, verso
approcci sempre più condivisi e collaborativi
”.
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