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10 aprile 2024

L'Europarlamento ha approvato il nuovo Patto sulle migrazioni e l'asilo


Dopo l'accordo raggiunto con il Consiglio, adottati dieci testi legislativi che riformano le regole esistenti. Ecco i contenuti principali

Il Parlamento europeo ha adottato oggi dieci testi legislativi per riformare la politica europea in materia di migrazione e asilo, come concordato con gli Stati membri dell'UE.

Solidarietà e responsabilità

Per assistere i Paesi dell'UE soggetti a pressione migratoria, gli altri Stati membri contribuiranno trasferendo sul loro territorio i richiedenti asilo o i beneficiari di protezione internazionale, fornendo contributi finanziari o supporto operativo e tecnico. Saranno inoltre aggiornati i criteri in base ai quali uno Stato membro è responsabile dell'esame delle domande di protezione internazionale (le cosiddette regole di Dublino).

Il regolamento sulla gestione dell'asilo e della migrazione, del relatore Tomas TOBÉ (SE, PPE), è stato sostenuto da 322 voti a favore, 266 contrari e 31 astensioni. Per saperne di più.

Affrontare le situazioni di crisi

Il regolamento sulle crisi e le cause di forza maggiore istituisce un meccanismo per rispondere a improvvisi aumenti degli arrivi, garantendo solidarietà e sostegno agli Stati membri che si trovano ad affrontare un afflusso eccezionale di cittadini di Paesi terzi. Le nuove norme riguarderanno anche la strumentalizzazione dei migranti, cioè quando vengono utilizzati da Paesi terzi o da attori non statali ostili che mirano a destabilizzare l'UE.

Il progetto di legge, del relatore Juan Fernando LÓPEZ AGUILAR (ES, S&D), è stato confermato con 301 voti a favore, 272 contrari e 46 astensioni. Maggiori informazioni sul regolamento sulle situazioni di crisi.

Controllo dei cittadini di Paesi terzi alle frontiere dell'UE

Le persone che non soddisfano le condizioni per entrare nell'UE saranno sottoposte a una procedura di screening pre-ingresso, che comprenderà l'identificazione, la raccolta di dati biometrici e controlli sanitari e di sicurezza, per un periodo massimo di sette giorni. Gli Stati membri dovranno istituire meccanismi di monitoraggio indipendenti per garantire il rispetto dei diritti fondamentali.

Il testo, della relatrice Birgit SIPPEL (DE, S&D), è stato approvato con 366 voti favorevoli, 229 contrari e 26 astensioni. Gli eurodeputati hanno anche approvato le nuove regole per il sistema centralizzato di informazioni sulle condanne (ECRIS-TCN), con 414 voti favorevoli, 182 contrari e 29 astensioni. Per saperne di più sul nuovo regolamento sullo screening.

Procedure di asilo più rapide

Verrà istituita una nuova procedura comune in tutta l'UE per la concessione e la revoca della protezione internazionale. In futuro, l'esame delle domande di asilo alle frontiere dell'UE dovrà essere più rapido, con scadenze più brevi per le domande infondate o inammissibili.

Il progetto di legge, presentato dalla relatrice Fabienne KELLER (Francia, Rinnovamento), è stato adottato con 301 voti favorevoli, 269 contrari e 51 astensioni. Per la procedura di rimpatrio alle frontiere il risultato è stato di 329 voti contro 253 e 40 astensioni. Per saperne di più sul regolamento sulla procedura d'asilo.

Regolamento Eurodac

I dati di coloro che arrivano irregolarmente nell'UE, comprese le impronte digitali e le immagini del volto a partire dai sei anni di età, saranno conservati nella banca dati Eurodac riformata. Le autorità potranno anche registrare se qualcuno può rappresentare una minaccia per la sicurezza o se è stato violento o armato.

Il testo, del relatore Jorge BUXADÉ VILLALBA (ES, ECR), è stato adottato con 404 voti favorevoli, 202 contrari e 16 astensioni. Maggiori dettagli sulle nuove norme Eurodac sono disponibili qui.

Regolamento sulle qualifiche (rifugiato e protezione sussidiaria)

Il Parlamento ha anche appoggiato nuovi standard uniformi per tutti gli Stati membri per il riconoscimento dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria e per quanto riguarda i diritti concessi a coloro che hanno i requisiti per ottenere la protezione. Gli Stati membri dovranno valutare la situazione nel Paese d'origine sulla base delle informazioni fornite dall'Agenzia europea per l'asilo e lo status di rifugiato sarà rivisto regolarmente. I richiedenti protezione dovranno rimanere nel territorio dello Stato membro responsabile della loro domanda o in cui è stata concessa la protezione.

Guidato dal relatore Matjaž NEMEC (SI, S&D), il testo è stato approvato con 340 voti favorevoli, 249 contrari e 34 astensioni. Per saperne di più sul regolamento sulle qualifiche.

Accoglienza dei richiedenti asilo

Gli Stati membri dovranno garantire standard di accoglienza equivalenti per i richiedenti asilo per quanto riguarda, ad esempio, l'alloggio, la scuola e l'assistenza sanitaria. I richiedenti asilo registrati potranno iniziare a lavorare al massimo sei mesi dopo la presentazione della domanda. Le condizioni di detenzione e la restrizione della libertà di movimento saranno regolamentate, per scoraggiare i richiedenti a spostarsi all'interno dell'UE.

L'atto, presentato dalla relatrice Sophia IN 'T VELD (NL, Renew), è stato approvato con 398 voti favorevoli, 162 contrari e 60 astensioni. Per saperne di più sulla direttiva sulle condizioni di accoglienza.

Vie sicure e legali verso l'Europa

Nell'ambito di un nuovo quadro sul reinsediamento e l'ammissione umanitaria, gli Stati membri si offriranno, su base volontaria, di ospitare i rifugiati riconosciuti dall'UNHCR provenienti da Paesi terzi, che si recheranno nel territorio dell'UE in modo legale, organizzato e sicuro. La proposta di legge, presentata dalla relatrice Malin BJÖRK (SE, La Sinistra), è stata adottata con 452 voti a favore, 154 contrari e 14 astensioni. Per saperne di più sul quadro di reinsediamento dell'UE.

I prossimi passi

Dopo l'approvazione formale del pacchetto da parte del Consiglio, le leggi entreranno in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. L'applicazione dei regolamenti è prevista tra due anni. Per quanto riguarda la direttiva sulle condizioni di accoglienza, gli Stati membri avranno due anni di tempo per introdurre le modifiche nelle loro leggi nazionali.

Il Parlamento risponde così alle aspettative dei cittadini di rafforzare il ruolo dell'UE nell'affrontare tutte le forme di migrazione irregolare e di rafforzare la protezione delle frontiere esterne dell'Unione Europea, nel rispetto dei diritti umani, di applicare in modo uniforme regole comuni in tutti gli Stati membri sulla prima accoglienza dei migranti, rafforzare il ruolo dell'UE e riformare il sistema europeo di asilo sulla base dei principi di solidarietà e di equa ripartizione delle responsabilità, come espresso nelle proposte 42(2), 43(1), 43(2), 44(1), 44(2), 44(3), 44(4) delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa.

Fonte: Parlamento Europeo