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20 marzo 2024

MSNA - L’Italia è chiamata ad attuare le sentenze della Corte Europea dei Diritti Umani


Il Consiglio d’Europa chiede  chiarimenti sulle misure adottate per assicurare un sistema di tutela efficace per i minori migranti non accompagnati

Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa (CoE) ha adottato il 15 marzo scorso una  decisione in cui esorta l’Italia ad adottare misure necessarie all’ attuazione della sentenza della Corte Europea dei Diritti umani Darboe e Camara c. Italia.

In tale sentenza, del 2022, l’Italia era stata ,condannata per aver collocato un minore straniero non accompagnato per più di 4 mesi in un centro di accoglienza per adulti, sovraffollato e privo di strutture e assistenza sanitaria adeguate, e per averlo identificato come adulto, solo sulla base di un esame radiografico del polso e senza garantirgli la possibilità di presentare ricorso.

Nella sua decisione, Il Comitato dei Ministri osserva che  la legislazione emanata dall’Italia nell'ottobre 2023 sembra avere notevolmente ridotto le garanzie relative alla procedura di accertamento dell'età, incluse quelle centrali nell’analisi della Corte Europea e rileva come siano necessarie ulteriori misure per garantire l'effettiva attuazione delle disposizioni emanate nel 2017 e per garantire che anche in situazioni di emergenza, i minori non accompagnati beneficino in diritto e in pratica della presunzione di minore età e delle garanzie minime che, in base a queste sentenze, devono accompagnare la procedura di accertamento dell’età”.

Inoltre, il Comitato dei Ministri afferma che la capacità del sistema di accoglienza dei minori non accompagnati “rimane largamente insufficiente e che sono quindi necessarie ulteriori misure per garantire che i minori non accompagnati che arrivano in Italia siano collocati in strutture dedicate e in condizioni adeguate o beneficino di altre sistemazioni adeguate alle loro esigenze di minori, e quindi rispondenti al loro superiore interesse, incluso nel periodo di attesa dell'esito delle procedure di accertamento dell’età”.

 Alle autorità italiane il Comitato chiede di fornire entro il 15 settembre 2024 informazioni sulle misure adottate per affrontare questi problemi, in vista del prossimo esame dell’attuazione della sentenza da parte del Comitato dei Ministri.

 

-       La decisione