HomeRicerca NewsCrescono ancora le imprese migranti, sono quasi 660 mila



05 marzo 2024

Crescono ancora le imprese migranti, sono quasi 660 mila


3 su 4 sono ditte individuali, ma aumentano le società di capitali. Il Report di Infocamere al 31 dicembre 2023 per Futurae. Programma Imprese Migranti

Al 31 dicembre 2023, il numero di imprese straniere* iscritte al Registro Imprese delle Camere di Commercio è pari a 659.709, l'11% delle imprese in Italia. 522.055 di queste (79%) sono di nazionalità extra UE. Rispetto a dicembre 2022 l’aumento è stato del 2%, un dato che consolida il trend crescente dell’ultimo quinquennio (+7% rispetto al 2019) opposto a quello delle imprese autoctone, in calo di oltre il 3%.

È quanto si legge nel nuovo report L’imprenditoria straniera in Italia. Una lettura attraverso i dati del Registro Imprese. II semestre 2023, curato da Infocamere. Il report, snello e di facile consultazione, presenta gli aspetti principali del fenomeno, anche con l'aiuto di numerosi grafici, ed è uno degli strumenti di conoscenza realizzati nell'ambito di Futurae. Programma Imprese Migranti, intervento promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Unioncamere. 

Tra gennaio e dicembre 2023 le iscrizioni hanno raggiunto quota 63.701, (+1.034 su 2022) mentre le cessazioni si sono fermate a 36.136 (-109 su 2022), generando un saldo positivo di oltre 27.565 unità. La crescita delle imprese straniere è ascrivibile quasi totalmente all’incremento delle società di capitale, che nell’ultimo anno sono aumentate dell’11%, superando quota 129 mila unità, a fronte di una tenuta delle imprese individuali, che rappresentano tuttavia il 73% del totale.

A trainare l'imprenditoria straniera nel 2023 sono stati i settori costruzioni e agricoltura (+5% su base annua), che rappresentano rispettivamente il 24% e il 4% del totale. Settore più rappresentativo con quasi 203 mila imprese, il commercio registra una lieve frenata (-0,5%) mentre tiene l’industria manifatturiera (+0,5%) dove operano oltre 49 mila imprese.

Sotto il profilo territoriale, è la Lombardia con tutto il Nord Ovest, dove si concentrano la maggior parte delle imprese straniere (31%), a mostrare una crescita più sostenuta su base annua (+3,8%), sia rispetto alle regioni del Nord Est (+1,4%) che del Mezzogiorno (+1,1%). In lieve ripresa le regioni del Centro (+0,5%), che detengono il primato per la maggiore incidenza sul totale delle imprese. La provincia con la maggior concentrazione di imprese straniere si conferma Prato, dove l'incidenza è pari al 33,2%, seguita da Trieste (20,6%) e Firenze (18,7%). All’estremo opposto, la provincia con la minore incidenza è Barletta-Andria-Trani con il 2,5%.

Restringendo l’analisi alle imprese individuali, Marocco, Romania e Cina sono i Paesi da cui provengono la maggior parte dei titolari d’azienda (34% del totale) seguiti da Albania, Bangladesh e Pakistan (19%) e quindi da Egitto, Nigeria e Senegal (11%).

Osservando il territorio, i titolari marocchini combinano una marcata presenza ad una forte specializzazione territoriale, vantando la massima incidenza nelle province dello Stretto (Catanzaro, Reggio Calabria e Messina). La presenza dei romeni invece risulta meno specializzata territorialmente in quanto raggiunge la massima incidenza in province collocate in tre regioni diverse (Viterbo, Torino, Cremona). I titolari cinesi invece mostrano un’elevata incidenza e concentrazione in Toscana (Prato con il primato assoluto del 69% e Firenze) ma anche nelle Marche (Fermo).

Guardando ai settori di attività economica, i titolari marocchini registrano un’incidenza maggiore nel commercio mentre i titolari romeni prediligono il settore delle costruzioni. Marocchini e romeni condividono la passione imprenditoriale per i servizi di trasporto, magazzinaggio e noleggio mentre i cinesi invece operano prevalentemente nel manifatturiero e nelle attività di servizi ricreativi e di intrattenimento.

*Infocamere definisce "impresa straniera" l'impresa per la quale la partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone fisiche non nate in Italia. Sono escluse dall’analisi le imprese straniere per le quali la partecipazione del controllo e delle proprietà è detenuta solo da persone giuridiche non residenti in Italia (con sede legale all’estero)