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21 febbraio 2024

Confindustria: "Pragmatismo su migrazioni, puntare su formazione e competenze"


Il documento Fabbrica Europa: "Declino demografico e labour shortage impongono nuovo modello di integrazione"

Serve un “approccio pragmatico” per l’inclusione dei migranti, che affrontari il declino demografico e la carenza di manodopera. Anche puntando sulla formazione delle competenze più richieste e sulle nuove opportunità offerte dal Talent Pool Ue.

È quanto scrive Condindustria in Fabbrica Europa, documento di raccomandazioni per un’Unione Europea più competitiva, presentato ieri a Roma e frutto di una consultazione tra gli associati. Le proposte per un “modello sociale europeo inclusivo, sostenibile e competitivo”, parlano anche di “migrazione legale per motivi di lavoro”.

L’associazione chiede di “Promuovere azioni volte a favorire l’inclusione attiva dei migranti con un approccio pragmatico” e spiega: “Le profonde trasformazioni sociali ed economiche in atto, tra cui, in particolare, il declino demografico avviatosi ormai da anni, impongono di ripensare e sviluppare un efficace modello di integrazione nazionale e di piena cittadinanza per gli immigrati e i lavoratori stranieri nel nostro Paese; tale dinamica rappresenta, del resto, una sfida comune a tutti i Paesi Ue, che devono confrontarsi con una crescente carenza di manodopera a livello nazionale in un numero crescente di settori economici”.

“L’inclusione dei migranti nel mercato del lavoro sarà quindi un elemento fondamentale per sopperire al sempre più incisivo problema del c.d. labour shortage. In un simile scenario, questo risulta in primis un dovere dei decisori politici, da compiere in collaborazione con tutti gli stakeholder sociali ed economici”.

Per Confindustria bisogna anche “agire sul fronte della formazione dei migranti, per dotarli delle competenze e conoscenze professionali richieste dal mercato del lavoro, rispetto alle quali è più evidente la carenza di manodopera”.

“Sul piano europeo - sottolinea Confindustria - particolare importanza assume lo strumento del cd. “Talent Pool Ue”, che può dare un effettivo contributo nel colmare tali carenze di manodopera, attraverso la previsione di meccanismi semplificati di ingresso in Europa di cittadini di Paesi terzi, altamente qualificati, purché gestito in coerenza con le effettive necessità registrate nei mercati del lavoro dei singoli Stati membri, e superando le difficoltà burocratiche e amministrative connesse al riconoscimento e comparabilità, tra diversi Paesi Ue, delle qualifiche professionali”.

Fabbrica Europa. Le proposte di Confindustria per un’Europa competitiva