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15 ottobre 2023

Emergenza sbarchi prorogata di 6 mesi


Continuano gli "arrivi multipli, consistenti e ravvicinati", con "sovraffollamento degli hotspot", in particolare a Lampedusa

Lo scorso 5 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha prorogato di 6 mesi lo stato di emergenza per l’"eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo". 

Nelle premesse della delibera, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si legge che la proroga è stata richiesta dal Ministero dell'Interno, perché "i complessi scenari geo-politici, unitamente alle condizioni meteomarine favorevoli, stanno determinando arrivi multipli, consistenti e ravvicinati di migranti, con conseguente sovraffollamento degli hotspot, in particolare quello di Lampedusa, da cui deriva la necessità di ricorrere a urgenti e massicci trasferimenti dei migranti sulla terraferma". Il Viminale ha sottolineato che gli "interventi per il superamento del contesto di criticità sono tuttora in corso e che, quindi, l’emergenza non può ritenersi conclusa". 

Dal 1 gennaio al 13 ottobre 2023, sono sbarcate in Italia 139 mila persone, proveniente soprattutto da Guinea (17 mila), Costa d'Avorio (15 mila) e Tunisia (15 mila). Nel 2022, nello stesso intervallo di tempo erano sbarcate circa 75 mila persone, nel 2021 circa 49 mila. Al 30 settembre 2023, erano presenti nel sistema di accoglienza oltre 140 mila persone.