La quota di laureati di cittadinanza estera è del 4,3% (corrispondente a 12.214 nel 2022). Si tratta di giovani che provengono in buona parte da famiglie immigrate e residenti in Italia: ben il 37,4% dei laureati di cittadinanza non italiana ha conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado nel nostro Paese: tale quota era il 29,9% nel 2012. E’ il dato che emerge dal Rapporto 2023 sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei Laureati (XXV edizione) realizzato dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea. Il Rapporto si basa su una rilevazione che coinvolge oltre 281 mila laureati del 2022 di 77 Atenei e restituisce un’approfondita fotografia delle loro principali caratteristiche.
Le tendenze più recenti evidenziano, che la quota di laureati stranieri figli di migranti residenti in Italia, dopo una crescita costante durata fino al 2018 (43,5%), è in calo negli ultimi anni di oltre 6 punti percentuali. Invece, la quota di cittadini stranieri in possesso di un diploma all’estero, verosimilmente la fascia di popolazione che si è trasferita in Italia al momento della scelta universitaria, è il 2,7% dell’intera popolazione indagata e risulta in lieve aumento negli ultimi anni (era il 2,1% nel 2012). Il valore sale al 5,4% tra i magistrali biennali e si contrae fino all’1,5% tra i magistrali a ciclo unico e all’1,3% tra quelli di primo livello.
Per quanto riguarda la provenienza, mentre nel complesso dei cittadini stranieri, compresi i diplomati in Italia, quasi la metà (44,7%) proviene dall’Europa (in particolare da Romania e Albania, rispettivamente l’11,1% e il 7,5%), tra i laureati stranieri che hanno conseguito il diploma all’estero scende la quota di chi proviene dall’Europa (30,7%) e lo Stato più rappresentato è, con il 9,8%, la Cina, seguito dall’India (8,1%) e dall’Iran (7,6%). I laureati stranieri che hanno conseguito il diploma all’estero sono relativamente più rappresentati in specifici ambiti disciplinari, quali architettura e ingegneria civile (7,3%), oltre che informatica e tecnologie ICT (4,5%); all’opposto, in due gruppi disciplinari (educazione e formazione e scienze motorie e sportive) i laureati esteri con diploma conseguito all’estero sono meno dell’1,0%.
Dal Rapporto emerge, anche, in generale, come il contesto familiare abbia un forte impatto sulle opportunità di completare il percorso di istruzione universitaria: fra i laureati, infatti, si rileva una sovrarappresentazione dei giovani provenienti da ambienti familiari favoriti dal punto di vista socio-culturale. I laureati AlmaLaurea 2022 provengono per il 30,9% e per il 22,3% da famiglie della classe media, rispettivamente impiegatizia e autonoma, per il 22,8% da famiglie di più elevata estrazione sociale (ove i genitori sono imprenditori, liberi professionisti e dirigenti) e per il 22,3% da famiglie in cui i genitori svolgono professioni esecutive (operai ed impiegati esecutivi).
Per saperne di più