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31 marzo 2023

Trattenuti a Lampedusa e rimpatriati, Italia condannata dalla CEDU


La Corte di Strasburgo ha accolto il ricorso di un gruppo di migranti tunisini salvati nel 2017 nel canale di Sicilia. La decisione non è definitiva

Secondo la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, l’Italia ha violato il divieto di trattamento disumano o degradante, il diritto alla libertà e alla sicurezza e il divieto di espulsioni collettive trattenendo nell’hotspot di Lampedusa e poi rimpatriando in Tunisia un gruppo di migranti cinque anni fa.

La Camera della CEDU ha così deciso, ieri, riguardo al ricorso (J.A. and Others v. Italy, application no. 21329/18) presentato da quattro cittadini tunisini salvati nel canale di Sicilia nell’ottobre 2017 e portati nell'hotspot di Lampedusa. I ricorrenti sostengono di essere stati trattenuti per dieci giorni in condizioni disumane e degradanti e senza la possibilità di uscire e interagire con le autorità.

Successivamente, insieme ad altre 40 persone, sono stati portati dall’hotspot all’aeroporto dell’isola, dove sono stati consegnati loro documenti da firmare, che dicono di non aver compreso. Solo in seguito hanno scoperto che si trattava di provvedimenti di respingimento emessi dalla Questura di Agrigento. Da Lampedusa sono stati trasportati in aereo all'aeroporto di Palermo e da lì rimpatriati.

Per la Corte, il Governo non è riuscito a confutare le accuse di inadeguatezza delle condizioni dell'hotspot; che la loro presenza in quel luogo è stata considerata come una detenzione che non è stata il risultato di un ordine ufficiale, né si è trattato di un periodo limitato per chiarire la loro situazione o per inviarli altrove, come previsto dalla legge; e che la loro situazione non è stata valutata individualmente prima che venissero emessi i provvedimenti di rifiuto d'ingresso, che di fatto sono equivalsi a un'espulsione collettiva.

La sentenza della Camera della CEDU non è definitiva. L’Italia ha tre mesi per chiedere che la causa sia deferita alla Grande Camera. Se lo farà, un collegio di cinque giudici valuterà se il caso merita un ulteriore esame. In tal caso, la Grande Camera giudicherà il caso e pronuncerà una sentenza definitiva.