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01 marzo 2023

Pubblicato il volume di IDOS e S. Pio V "Le migrazioni femminili in Italia”


Uno sforzo collettivo di rilettura dell’immigrazione italiana dalla parte delle donne

La presenza e il protagonismo femminile caratterizzano da sempre l’immigrazione italiana. La condizione specifica della donna migrante è stata tuttavia a lungo trascurata. Assimilandone l’esperienza a quella degli uomini o riducendone la rappresentazione a ruoli marginali e passivi, le letture più diffuse hanno faticato a riconoscere la specificità dei percorsi delle donne della migrazione.

È partire da questa assenza e da questo disconoscimento che il Centro Studi e Ricerche IDOS e l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” hanno scelto di proporre nel volume “Le migrazioni femminili in Italia: percorsi di affermazione oltre la vulnerabilità” una rilettura dell’immigrazione italiana dalla parte delle donne. Il volume è stato presentato a Roma, presso l’Auditorium in via Rieti, il 28 febbraio. Quasi quaranta sono i contributi che confluiscono nel libro, opera di autrici e autori di varia estrazione che spaziano dalla dimensione storica all’attualità, dal quadro migratorio di ieri e di oggi alle migrazioni forzate, dall’inserimento occupazionale ai percorsi di inclusione e partecipazione.

Al centro delle riflessioni un’ambivalenza che si dipana tra i due poli interpretativi dell’affermazione e della vulnerabilità: un binomio che parte dal pieno riconoscimento del protagonismo e della carica emancipatoria delle migrazioni femminili e che sottolinea, allo stesso tempo, le peculiari e pervasive condizioni di svantaggio che ne condizionano i percorsi. È proprio per superare questa ambivalenza che il volume offre una prospettiva di analisi plurale che cerca di cogliere la polivalenza delle esperienze delle donne migranti, e il quadro composito dei loro percorsi migratori. Questa lettura suggerisce un cambio di prospettiva, fornendo contributi importanti anche in vista dela traduzione in termini di policy delle riflessioni emerse.



Maggiori informazioni sul sito di Centro Studi e Ricerche IDOS