Puntuale come ogni anno, a fine anno è arrivata una nuova proroga all’entrata in vigore delle norme relative alle autocertificazioni dei cittadini di paesi terzi in Italia.
Il nuovo “decreto milleproroghe” (DL. 198/2022, articolo 2, comma1), ha spostato al 31 dicembre 2023 il termine a partire dal quale anche ai cittadini extra UE regolarmente soggiornanti in Italia potrebbero poter utilizzare le dichiarazioni sostitutive riguardanti gli stati, le qualità personali e i fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani in materia di immigrazione.
Si tratta dell’ennesima proroga dell’entrata in vigore delle disposizioni previste dal cosiddetto decreto Semplifica Italia (DL n.5/2012 “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo”).
Resta quindi ancora impossibile per i cittadini stranieri utilizzare autocertificazioni nelle procedure previste dal Testo Unico Immigrazione e dal suo regolamento di attuazione. Anche nel 2023, i cittadini stranieri dovranno continuare a presentare i certificati originali, ad esempio quello degli esami sostenuti all’Università, per rinnovare un permesso per motivi di studio oppure quelli di casellario giudiziale e carichi pendenti se chiedono un permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo.
Le ragioni dei continui rinvii sono tecniche, ha spiegato il Governo, ribadendo quanto affermato in occasione di precedenti decreti-legge di proroga del termine. “L'efficacia delle disposizioni – si legge nella relazione illustrativa del nuovo milleproroghe - è subordinata alla realizzazione di un canale informatico in grado di consentire l'acquisizione dei diversi certificati esclusivamente attraverso il ricorso a sistemi informatici e banche dati. In particolare, le azioni di informatizzazione dei suddetti processi lavorativi sono pertanto condizionate dal completamento di operazioni tecniche, finalizzate alla costituzione e all'alimentazione dei necessari sistemi informatici e delle relative banche dati. Il percorso di implementazione informatica è pertanto tecnicamente complesso e, peraltro, non vede coinvolto il solo Ministero dell'interno, ma anche le diverse Amministrazioni dello Stato (ex plurimis, Giustizia, Lavoro, Istruzione ecc.) deputate al rilascio dei certificati e delle informazioni specificamente elencati nella norma. Tali interventi di adeguamento tecnologico- tuttora in corso presso le altre Amministrazioni coinvolte - impongono di posticipare il termine di applicazione delle disposizioni in materia, dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023.”
Si ricorda che la deroga alle norme generali vale solo per i documenti richiesti nell’ambito delle procedure previste dal Testo Unico Immigrazione, come ad esempio per le domande di rilascio, rinnovo e conversione del permesso di soggiorno. Ne consegue che, al di fuori di tali procedimenti, anche i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti possono utilizzare in Italia le dichiarazioni sostitutive previste dalla legge, a condizione che la dichiarazione sostitutiva si riferisca a stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani.