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Ad Angela Merkel il Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR
05 ottobre 2022
Ad Angela Merkel il Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR
Tra il 2015 e il 2016, all'apice del conflitto in Siria, la Germania accolse oltre 1,2 milioni di rifugiati e richiedenti asilo
Angela Merkel
, ex Cancelliere federale della Germania, riceverà il
Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR 2022
.
Lo ha annunciato ieri l'
Agenzia ONU per i Rifugiat
i, che assegna ogni anno il premio a un individuo, un gruppo o un’organizzazione per il loro straordinario impegno per proteggere i rifugiati, gli sfollati interni e le persone apolidi.
Sotto la guida dell’allora Cancelliere federale Merkel, la Germania ha accolto
più di 1,2 milioni di rifugiati e richiedenti asilo nel 2015 e nel 2016
, all’apice del conflitto in
Siria
e mentre terribili violenze si scatenavano in altri luoghi. “Era una situazione che metteva
alla prova i nostri valori europei
come raramente era accaduto prima. Era né più né meno un dovere umanitario”, ha detto Merkel, che invitò i suoi concittadini tedeschi a rifiutare il nazionalismo divisivo e li esortò invece a essere “sicuri di sé e liberi, compassionevoli e di larghe vedute”.
Filippo Grandi
, Alto Commissario ONU per i Rifugiati, ha lodato la determinazione dell’ex Cancelliere federale Merkel nel proteggere i richiedenti asilo e nel difendere i diritti umani, i principi umanitari e il diritto internazionale: “Aiutando più di un milione di rifugiati a sopravvivere e a ricostruire le loro vite, Angela Merkel ha dato prova di
grande coraggio morale e politico
. È stata una vera leader, che ha fatto appello alla nostra comune umanità, opponendosi fermamente a coloro che predicavano la paura e la discriminazione. Ha dimostrato cosa si può ottenere quando i politici intraprendono la giusta linea d’azione e lavorano per trovare
soluzioni alle sfide del mondo
, invece di scaricare semplicemente la responsabilità su altri”.
La commissione selezionatrice ha dichiarato di riconoscere la
“leadership, il coraggio e la compassione
” dell’ex Cancelliere federale Merkel “nell’assicurare la
protezione di centinaia di migliaia di persone disperate
”, nonché i suoi sforzi per trovare “
soluzioni praticabili a lungo termine
” per le persone in cerca di sicurezza.
UNHCR segnala che, oltre a proteggere le persone costrette a fuggire da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani, l’ex Cancelliere è stata la forza motrice per gli sforzi collettivi della Germania nell’
accogliere
le persone in fuga e
aiutarle a integrars
i nella società, attraverso programmi di istruzione e formazione, piani di occupazione e integrazione nel mercato del lavoro. È stata inoltre fondamentale per l’espansione del programma di
reinsediamento
della Germania, che ha contribuito a proteggere decine di migliaia di rifugiati vulnerabili.
Secondo l'Agenzia ONU, Merkel è stata, poi, determinante nel garantire la crescita della Germania come
partner umanitario
concreto, affidabile e attivo, anche nelle operazioni per i rifugiati nel resto del mondo. Sia le sue politiche che le sue dichiarazioni pubbliche sono state forze positive nei dibattiti europei e mondiali sulle questioni dell’asilo e della gestione dei rifugiati.
La commissione selezionatrice del Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR ha premiato anche
quattro vincitori regionali
per il 2022:
In Africa, la
Mbera Fire Brigade,
un gruppo di volontari rifugiati in Mauritania che ha spento più di 100 incendi e piantato migliaia di alberi per preservare vite, mezzi di sostentamento e l’ambiente locale;
Nelle Americhe,
Vicenta González
, i cui quasi 50 anni di servizio a favore delle persone costrette alla fuga e di altre persone vulnerabili includono la creazione di una cooperativa di cacao in Costa Rica per sostenere i rifugiati e le donne della comunità ospitante, comprese le persone sopravvissute alla violenza domestica;
In Asia e nel Pacifico,
Meikswe Myanmar
, un’organizzazione umanitaria che assiste le comunità bisognose, compresi gli sfollati interni, con articoli di emergenza, assistenza sanitaria, istruzione e opportunità di sostentamento;
Nel Medio Oriente e nel Nord Africa, la dott.ssa
Nagham Hasan
, una ginecologa irachena che fornisce assistenza medica e psicosociale alle ragazze e alle donne yazidi sopravvissute alla persecuzione, alla schiavitù e alla violenza di genere per mano di gruppi estremisti nel nord dell’Iraq.
Il premio sarà consegnato all’ex Cancelliere tedesco il
10 ottobre a Ginevra
, nel corso di una cerimonia insieme ai vincitori regionali.
Con il numero di persone costrette alla fuga nel mondo che ha superato per la prima volta i 100 milioni, Grandi ha affermato che è indispensabile che l’opinione pubblica mantenga il
senso di compassione
nei confronti di coloro che sono costretti a fuggire dalle loro case – e che si continui a sostenere l’antica tradizione dell’asilo come la maggior parte dei Paesi ha fatto, tra cui Paesi di accoglienza generosi e di lunga data come la Turchia, il Pakistan, l’Uganda e altri.
Il Premio di UNHCR prende il nome dal norvegese
Fridtjof Nansen
, esploratore, scienziato, diplomatico e umanitario, primo Alto Commissario per i Rifugiati. Nel 1922, gli fu assegnato il Premio Nobel per la Pace nel 1922 per il suo impegno nel rimpatrio dei prigionieri di guerra e nella protezione di milioni di rifugiati fuggiti a causa di conflitti, rivoluzioni e del crollo degli Imperi dei Romanov, Ottomano e Austro-Ungarico. Sono passati anche 100 anni dalla creazione del passaporto Nansen, un documento d’identità per i rifugiati, molti dei quali apolidi, che consentiva al titolare di spostarsi oltre i confini in cerca di lavoro.
Protezione internazionale
Rifugiati
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