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Dal 2014 quasi 25mila migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo
03 ottobre 2022
Dal 2014 quasi 25mila migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo
La rotta verso l'Italia è la più pericolosa. I dati elaborati da ISMU per la Giornata della memoria e dell’accoglienza
Dal 2014 al 25 settembre 2022 sono stati
quasi 25 mila i migranti morti e dispersi
nelle acque del
Mar Mediterraneo
nel tentativo di raggiungere l’Europa. Lo ricorda
ISMU
, elaborando dati
OIM
in occasione della
Giornata della memoria e dell’accoglienza
, istituita dopo il naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa durante il quale persero la vita 368 migranti.
Il
viaggio verso l’Italia
, scrive ISMU, si conferma il
più pericoloso
: è sulla rotta del Mediterraneo centrale che si registra da sempre il più elevato numero di morti e dispersi, pari a 1.088 dal 1° gennaio al 25 settembre 2022 su un totale di 1.473 su tutte le rotte del Mediterraneo, tra questi 60 erano bambini. A quasi dieci anni da quella tragedia, la
Sicilia è ancora il principale approdo
dei migranti che fuggono verso l’Europa e l’isola continua a registrare incessantemente numerosi arrivi: al 25 settembre se ne contano oltre 51mila su un totale di 69mila in Italia. In particolare l’isola di
Lampedusa
, da sempre località simbolo delle migrazioni, continua ad affrontare situazioni difficili con un numero di migranti accolti nell’hotspot ben oltre la capienza consentita: in alcuni giorni di luglio - quando gli sbarchi erano particolarmente consistenti - risultavano presenti 1.600 ospiti su 350 posti disponibili.
Ma come ricordano i dati IOM (International Organization for Migration), i migranti morti e dispersi sono numerosi anche sulle
altre rotte dell’immigrazione
: a livello globale dal 1° gennaio al 25 settembre 2022 sono stati registrati 3.469 eventi fatali. Come anticipato la rotta del Mediterraneo resta la più mortale, con il 43% di tutti i migranti morti e dispersi nel mondo nei primi nove mesi del 2022. A livello globale gli eventi fatali registrano una significativa crescita nel continente americano (nel 2022 rappresentano un quarto di tutti gli eventi mondiali) e una diminuzione nel continente africano (16% nel 2022 contro il 30% nel 2020). Si segnala inoltre che, a causa principalmente della guerra in Ucraina, è in crescita la percentuale di migranti morti e dispersi sul territorio europeo (3,7% del totale nel 2022 contro il 2% nel 2020).
Migranti morti e dispersi sulle rotte mondiali. Anni 2020-2022. Valori %
Fonte: elaborazioni ISMU su dati IOM – https://missingmigrants.iom.int/
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