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Reddito di cittadinanza, la Corte Costituzionale deciderà sul requisito della residenza decennale
09 giugno 2022
Reddito di cittadinanza, la Corte Costituzionale deciderà sul requisito della residenza decennale
Per la Corte di Appello di Milano che ha sollevato la questione di incostituzionalità, il requisito è sproporzionato, irragionevole e discriminatorio
I giudici della Corte Costituzionale dovranno esprimersi sulla legittimità costituzionale del requisito dei
dieci anni di residenza
richiesti per accedere al Reddito di Cittadinanza (RdC). La Corte d’Appello di Milano, con un ordinanza del 30 maggio scorso, ha infatti sollevato una
questione di legittimità costituzional
e della norma che prevede che per aver diritto al reddito di cittadinanza è necessario aver risieduto in Italia per un periodo complessivo di almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in via continuativa. Secondo la Corte tale requisito appare irragionevole, sproporzionato e opererebbe una discriminazione indiretta tra cittadini e stranieri.
La Corte, nell’ordinanza di remissione, rileva come il requisito della residenza decennale da un lato persegue uno scopo di dubbia legittimità (aiutare i bisognosi di un inserimento sociale solo in quanto “radicati” nel territorio e non in quanto bisognosi) e, dall’altro persegue detta finalità con mezzi sicuramente non “proporzionati e necessari”.
Lo scorso gennaio i giudici costituzionali (sentenza n. 19/2022) si erano già espressi sulla legittimità del requisito della titolarità di
un permesso di soggiorno di lungo periodo
richiesto agli stranieri extra Ue che intendano fare domanda di accesso al RdC. In quel caso, la Consulta si è pronunciato riconoscendo la legittimità del requisito, in quanto il reddito di cittadinanza non sarebbe una semplice misura di contrasto alla povertà, perseguendo diversi e più articolati obiettivi di politica attiva del lavoro e di integrazione sociale. Poiché il suo orizzonte temporale non è di breve periodo, la titolarità del diritto di soggiornare stabilmente in Italia non è, ad avviso dei giudici, un requisito privo di collegamento con la ragion d’essere del beneficio previsto.
La Corte Costituzionale non si era invece pronunciata sul requisito dei dieci anni di residenza, cosa che invece dovrà fare questa volta nella sua risposta alla Corte d’Appello di Milano.
Sul requisito della residenza decennale per accedere al reddito di cittadinanza dovrà anche pronunciarsi la
Corte di Giustizia
Ue, la cui interpretazione sulla compatibilità di tale normativa con il diritto Ue è stata richiesta dal Tribunale di Napoli (Cause riunite C-112 e C-223/22).
Infine, anche il
Comitato Scientifico
incaricato per la valutazione del Reddito di Cittadinanza si è espresso sulla questione della residenza decennale, chiedendo di portare il periodo di residenza in Italia necessario per ricevere il Reddito di Cittadinanza a 5 anni, allineandolo al tempo necessario per aver diritto al permesso di soggiorno Ue per lungo soggiornanti.
L’ordinanza
Prestazioni sociali
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