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05 aprile 2022

Su.Pr.Eme. Italia, presentato il Polo Sociale Integrato di Trapani


L’Assessore regionale Antonio Scavone ha ribadito la volontà di far convergere nelle attività le azioni di accoglienza dei profughi in riferimento all’emergenza Ucraina

Si è svolta lo scorso 24 marzo nel complesso monumentale di San Pietro a Marsala la Conferenza di presentazione del Polo sociale Integrato di Trapani, inserito nell’ambito del Programma Su.Pr.Eme. Italia.

Presenti Antonio Scavone (Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro), Michela Bongiorno (Dirigente dell’Ufficio Speciale Immigrazione), Massimo Grillo (Sindaco del Comune di Marsala) e Valentina Piraino (Assessore agli Affari Sociali e Famiglia del Comune di Marsala). L’apertura dei lavori è stata affidata a Paolo Ragusa, direttore del Consorzio Umana Solidarietà s.c.s. che gestisce gli interventi integrati di assistenza, trattamento e tutela della salute dei lavoratori di Paesi terzi vittime di sfruttamento lavorativo.

Le attività del Polo Integrato di Trapani sono coordinate da una equipe multidisciplinare formata da personale medico e legale, psicologi e mediatori culturali, e prevedono azioni di supporto sanitario, legale e informativo sui servizi sanitari territoriali agli stranieri presenti nel territorio di Marsala.

L’Assessore Antonio Scavone ha ribadito la volontà di far convergere nell’attività dei Poli integrati le azioni di accoglienza dei profughi in riferimento all’emergenza Ucraina, in modo da creare una realtà solida e multifunzionale operativa e capace di costituirsi come riferimento strutturale di accoglienza.

Tutte le attività rientrano nel programma Su.Pr.Eme. Italia (Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate), progetto inserito nel piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, approvato in seno allo specifico Tavolo caporalato, promosso dalla Direzione generale Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. L’intervento è finanziato dalla Regione Siciliana grazie ai fondi AMIF - Emergency Funds della Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs.

 

 

         



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