Una task force coordinata dalla Dott.ssa Anna Maria Miraglia, Direttore dell’ITL di Latina, composta da ispettori del lavoro di Latina, Perugia, Roma e Forlì-Cesena, personale dell’INPS, dell’INAIL e della ASL pontina, con il supporto del Nucleo Ispettivo Lavoro dei carabinieri e Comando Tutela Lavoro di Roma e con l’ausilio di mediatori culturali, nei mesi di settembre e ottobre 2021, ha eseguito attività di vigilanza straordinaria sul territorio provinciale.
I controlli sono stati effettuati nell’ambito del progetto ALT CAPORALATO! condotto in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e L’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM).
Nel corso delle operazioni, molte delle realtà imprenditoriali controllate sono risultate irregolari su diversi fronti: lavoro nero, violazioni in materia di orario di lavoro, sicurezza sul lavoro, normativa anti-COVID. Tra il 20 e il 24 settembre sono state ispezionate 28 aziende, controllate 320 posizioni lavorative, di cui 200 relative a lavoratori extracomunitari e sono state sospese 2 attività imprenditoriali. Nella settimana dal 18 al 22 ottobre sono state controllate 24 aziende, verificate 251 posizioni e sospese 4 ditte.
Sei aziende sono state sospese in quanto occupavano lavoratori completamente in nero, tra i 20 braccianti “invisibili” vi era persino una minorenne di nazionalità indiana. Particolarmente preoccupanti le condizioni igienico- sanitarie in cui sono stati trovati i braccianti, in considerazione sia della contingente situazione di emergenza epidemiologica che, in generale, del rispetto delle condizioni di sicurezza a garanzia della salute dei lavoratori.
La Dott.ssa Anna Maria Miraglia, che ha fatto del contrasto allo sfruttamento lavorativo uno dei punti di forza dell’Ufficio che dirige, ha dichiarato: “Cerchiamo di fare al meglio, con le risorse che abbiamo a disposizione, il nostro lavoro di vigilanza, con l’intento di fare in modo che un numero sempre maggiore di aziende agricole si allineino alle norme vigenti, nel quadro del rispetto della dignità dei lavoratori”.