Il 16 ottobre a Roma, presso la sede di via Flavia del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si è tenuta la riunione di insediamento del Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura (Tavolo Caporalato). Nel corso dell’incontro, è stata illustrata e discussa la bozza del Piano triennale di interventi e sono state presentate le iniziative progettuali contro lo sfruttamento finanziate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
"Oggi più che mai dobbiamo combattere lo sfruttamento lavorativo. È un nostro dovere”, ha spiegato il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo all’apertura dei lavori. “Questo è un fenomeno che non riguarda soltanto i lavoratori stranieri ma anche tanti nostri connazionali, come Paola Clemente, che nel 2015 nelle campagne di Andria ha perso la vita a 50 anni per la fatica di dover lavorare 12 ore al giorno sotto al sole, e non è solo sfruttamento nelle Regioni del Sud o confinato al settore agricolo, ma è una piaga complessa e trasversale che colpisce in forme diverse tutto il Paese. Dobbiamo dare piena attuazione alle norme esistenti, soprattutto con riferimento alle misure di prevenzione. È questo l'obiettivo che si pone il Piano triennale”.
Al Tavolo Caporalato, presieduto dal ministro del Lavoro, partecipano tutti gli altri attori istituzionali coinvolti nella lotta al caporalato e allo sfruttamento: i ministeri dell’Interno, della Giustizia, delle Politiche Agricoli, Alimentari, Forestali e del Turismo, delle Infrastrutture e dei Trasporti; l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro; l’Ispettorato Nazionale del Lavoro; l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale; il Comando Carabinieri per la tutela del Lavoro; il Corpo della Guardia di Finanza; le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano; l’Associazione Nazionale di Comuni Italiani. Alle riunioni intervengono anche i rappresentanti dei lavoratori, dei datori di lavoro e del Terzo Settore.
La bozza del Piano triennale di interventi presentata il 16 ottobre è il frutto di un anno di lavoro di 6 gruppi tematici presieduti da altrettanti membri del Tavolo ed è stata realizzata con il supporto dell’International Labour Organization, che offre assistenza tecnica al Tavolo Caporalato nell’ambito di un programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP) finanziato dalla Commissione Europea. Basata su 4 assi strategici (prevenzione; vigilanza e contrasto; protezione e assistenza; reintegrazione socio-lavorativa), si articola in 10 azioni, considerate prioritarie. Una volta recepite le integrazioni proposte da tutti i partecipanti al tavolo, verrà licenziata la versione definitiva.
La Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche dell’integrazione del Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali assicura la segreteria del Tavolo Caporalato. Inoltre, attraverso i fondi nazioni e comunitari che gestisce (Fondo Nazionale per le Politiche Migratorie, Fondo Asilo Migrazione Integrazione, Fondo Sociale Europeo - PON Inclusione) ha già impegnato circa 85 milioni di euro in interventi contro lo sfruttamento lavorativo attraverso i progetti Supreme Italia e Più Supreme e i progetti finanziati con l’Avviso 1/2016.