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Il sostegno di Frontex alla gestione delle frontiere esterne dell’UE non è abbastanza efficace
09 giugno 2021
Il sostegno di Frontex alla gestione delle frontiere esterne dell’UE non è abbastanza efficace
Le conclusioni della Corte dei Conti Ue sull’operato dell’agenzia
Frontex, l’agenzia di frontiera dell’UE, non ha aiutato “con sufficiente efficacia gli Stati membri e i paesi associati Schengen a gestire le frontiere esterne dell’UE”, e il suo sostegno non sarebbe idoneo a contrastare l’immigrazione illegale e la criminalità transfrontaliera.
E' quanto sostiene la Corte dei conti europea in una
relazione speciale diffusa lo scorso 7 giugno
, secondo cui Frontex non avrebbe pienamente adempiuto al mandato ricevuto nel 2016 e ci sono dubbi anche sulla sua capacità di svolgere efficacemente il nuovo ruolo operativo che le è stato assegnato.
Nel 2019 la Corte dei conti europea aveva esaminato le operazioni di rimpatrio effettuate da Frontex in una relazione speciale sulla gestione della migrazione in Grecia e Italia. Il controllo di gestione appena pubblicato è incentrato sulle altre quattro attività principali di Frontex: il monitoraggio della situazione, l’analisi dei rischi, la valutazione delle vulnerabilità e la risposta operativa. Complessivamente, queste attività hanno rappresentato quasi due terzi dei costi operativi di Frontex nel 2019.
Frontex è stata creata nel 2004 per rispondere, insieme alle autorità nazionali, alle problematiche relative alle frontiere dell’UE (come il terrorismo, la tratta di essere umani e il traffico di migranti). Dalla sua creazione, il mandato dell’Agenzia si è progressivamente ampliato, al pari della sua dotazione finanziaria (dai 19 milioni di euro del 2006 ai 460 milioni dello scorso anno).
Nel 2016 Frontex ha ricevuto l’esplicito mandato di sostenere gli Stati membri nella lotta all’immigrazione illegale e alla criminalità transfrontaliera.
La Corte, tuttavia, rileva
lacune e incoerenze nel quadro che disciplina lo scambio delle informazioni, il che ostacola la capacità di Frontex e degli Stati membri di monitorare le frontiere esterne e di reagire quando necessario. Inoltre, le attività di analisi dei rischi e di valutazione delle vulnerabilità non sono sempre basate – ad avviso della Corte - su dati completi e di buona qualità.
Per adempiere al nuovo mandato – rileva la Corte - Frontex conterà, nel suo organico operativo, fino a 10.000 unità entro il 2027 (rispetto ai 750 agenti del 2019), anche se non è ancora chiaro se saranno in grado di operare secondo le attese. La dotazione finanziaria dovrebbe raddoppiare, raggiungendo i 900 milioni di euro circa all’anno; si tratta di un importo ingente, deciso senza neanche accertare di cosa abbia bisogno Frontex per espletare il nuovo mandato e senza valutarne in alcun modo l’impatto sugli Stati membri.
Alla luce di quanto precede, dal momento che Frontex non si è ancora adeguata ai requisiti del mandato del 2016, non è pronta – a giudizio della Corte – a dare efficace attuazione al mandato del 2019.
Leggi la
Relazione della Corte dei Conti
(9 giugno 2021)
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