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27 aprile 2021

"L'unica persona nera nella stanza"


Il libro di Nadeesha Uyangoda, giornalista italiana di origini srilankesi, che fa i conti col razzismo

Un’opinione comune, poco approfondita e veicolata da una narrazione politica e mediatica consapevole della propria chiusura, o comunque troppo concentrata nel mantenimento del proprio status sociale, recita: “gli italiani neri non esistono”. Affermazione che, secondo l’autrice del libro L’unica persona nera nella stanza (66thand2nd, 2021), la giornalista italiana di origine srilankese Nadeesha Uyangoda, oltre a essere falsa – lei ne è uno dei numerosi esempi – è la dimostrazione del razzismo latente del nostro Paese e in generale dell’Occidente. In un certo senso, le persone sono portate a pensarla in questo modo, perché di italiani neri, se non eccezionalmente, non se ne parla, non sono protagonisti negli ambienti culturali italiani, nelle televisioni nazionali, tra i politici locali. E quando se ne parla, in modo spesso distorto e strumentale, sono gli oggetti del discorso, raramente i soggetti. La stessa parola “nero” non è altro che un’etichetta generica con cui vengono identificate infinite sfumature della pelle, le quali ci raccontano di origini molto diverse fra loro. La semplificazione linguistica con cui tutte queste origini, rappresentate da un colore della pelle non bianco, vengono assimilate, è sintomo di ignoranza, certamente, ma soprattutto di una mancanza di volontà di capire, conoscere, approfondire e accettare qualcosa che in realtà non dovrebbe essere “accettato”, ma semplicemente riconosciuto.

Nessun adolescente – di colore o meno – vuole essere secondario: ma quando cresci con l’impressione che l’unico personaggio che ti somiglia vagamente è destinato a essere marginale, è difficile credere che la realtà sia molto lontana dalla finzione. In questa frase dell’autrice è racchiuso il sentimento che molti giovani di nuova generazione, nati o cresciuti in Italia da genitori stranieri, e nella fattispecie “di colore”, provano o hanno provato guardando la televisione, i film, e in generale vivendo secondo la narrazione standard – che non si mette in discussione – diffusa in Italia.

Con L’unica persona nera nella stanza, un libro che si muove fra saggio e romanzo, Nadeesha Uyangoda infrange tutti i tabù che ancora caratterizzano il nostro vivere quotidiano rispetto al tema del razzismo, con l’obiettivo di aprire un dibattito necessario. 




La pagina dedicata al libro.



 

 

         



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