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17 marzo 2021

Accordo di programma tra INAPP e Ministero del Lavoro


L’Accordo prevede nell’arco di un biennio la realizzazione di attività di analisi, monitoraggio e valutazione delle politiche di integrazione rivolte ai cittadini di Paesi terzi.

INAPP e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali annunciano l'avvio di un Accordo di programma per la realizzazione di attività di analisi, monitoraggio e valutazione delle politiche di integrazione rivolte ai cittadini di Paesi terzi.

È stato approvato il piano esecutivo che regolerà, per il biennio 2021-2022, l'accordo tra la Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e l'INAPP per la realizzazione di un sistema di monitoraggio sull'integrazione dei cittadini di Paesi terzi presenti in Italia.
Come sottolineato da Tatiana Esposito, Direttore Generale della DG Immigrazione, "il Ministero ritiene indispensabile poter disporre di un'attività` sistematica e continuativa di studio e valutazione dei processi di integrazione dei cittadini migranti presenti in Italia, proprio con l'obiettivo di orientare al meglio le policy, e questo accordo rappresenta uno strumento idoneo ad acquisire il supporto tecnico-scientifico utile per arricchire la qualità dei nostri interventi".

INAPP riserva una specifica attenzione alle questioni migratorie, e in sintonia con quest'ottica ha predisposto una progettazione esecutiva che prevede, tra le attività, la messa a punto di un set di indicatori di integrazione, la valutazione degli interventi di programmazione integrata della DG Immigrazione e il supporto alle funzioni di Segreteria del Tavolo nazionale di contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato in agricoltura.

Si tratta del primo accordo su questa materia sottoscritto dalle due Amministrazioni. Come sottolinea il Direttore Generale INAPP Santo Darko Grillo, "il nostro Istituto e il Ministero vigilante hanno riconosciuto finalmente l'interesse comune a sviluppare una collaborazione piena per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali nello spirito della valorizzazione congiunta delle rispettive competenze, nonché dell'utilizzo ottimale delle dotazioni cognitive e delle risorse a disposizione di entrambe le strutture".

(17 marzo 2021)