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10 febbraio 2021

Covid-19 e occupazione: il quadro nella Provincia Autonoma di Trento


Stranieri maggiormente colpiti- i dati del Rapporto 2020 di Agenzia del Lavoro

Dal 35° Rapporto sull’occupazione in provincia di Trento – 2020, presentato a inizio febbraio 2021 da Agenzia del Lavoro emerge il maggiore utilizzo di lavoro a tempo determinato tra i dipendenti di nazionalità straniera ha determinato una maggiore criticità a carico di questa componente che, tolti i primi due mesi del 2020, mostra una perdita occupazionale più marcata rispetto agli italiani. Il dato emerge dal  Il minor fabbisogno di nuovo personale ha riguardato maggiormente le donne (-7.393 assunzioni) rispetto ai maschi (-6.824) e ha impattato maggiormente sulla manodopera straniera, per la quale le 6.123 minori opportunità di lavoro hanno rappresentato una riduzione del 16% (contro -10% -8.094 assunzioni degli italiani). Inoltre, nei primi tre trimestri 2020 (oggetto del Rapporto), gli stranieri denunciano un calo tendenziale dell'occupazione del 3,8% contro il -1,3% degli italiani.

Guardando al quadro generale, a seguito dei diversi andamenti trimestrali, nell’insieme dei nove mesi del 2020 gli occupati in provincia di Trento rispetto all’anno precedente sono calati di 3.200 unità e il numero dei disoccupati medi è rimasto sostanzialmente stabile (-200). Il tasso di occupazione è calato di 1,1 punti percentuali, al 67,3%, quello di disoccupazione è rimasto invece fermo al 5,2% (5,4% nel Nord-Est e 9,0% in Italia). La domanda di lavoro delle imprese trentine – dopo anni molto positivi – subisce il contraccolpo dell’epidemia Covid-19 e cala soprattutto nel terziario e nel secondario, ma non in agricoltura. Complessivamente, rispetto a gennaio-settembre del 2019 si contano oltre 14.200 assunzioni in meno, per una variazione negativa del 12%.

Per approfondire: Comunicato Ufficio Stampa Provincia autonoma di Trento

Fonte: Cinformi – Trento