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03 febbraio 2021

Tratta di esseri umani: dati e cambiamenti a livello globale


Pubblicato il V Report dell’Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine

Nel 2018 sono state individuate e segnalate in 148 Paesi circa 50.000 vittime di tratta di esseri umaniquasi 800 in Italia. Tuttavia, data la natura di questo crimine, il numero effettivo delle vittime trafficate è certamente molto più alto.

È quanto rileva il quinto rapporto globale sulla tratta di esseri umani, realizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine - UNODC. Il rapporto copre 148 Paesi e fornisce una panoramica dei modelli e dei flussi della tratta di esseri umani a livello globale, regionale e nazionale, basandosi principalmente sui casi di tratta rilevati tra il 2016 e il 2019. Poiché l'UNODC raccoglie sistematicamente dati sulla tratta di persone da più di un decennio, vengono presentati anche trend su una vasta gamma di indicatori.

Le donne e le ragazze continuano ad essere gli obiettivi primari della tratta di persone. Per ogni 10 vittime rilevate a livello globale nel 2018, circa cinque erano donne adulte e due erano giovani ragazze. Circa il 20 per cento delle vittime del traffico di esseri umani erano uomini adulti e il 15 per cento erano giovani ragazzi. Negli ultimi 15 anni, il numero di vittime è aumentato, mentre il loro profilo è cambiato. La quota di donne adulte tra le vittime rilevate è scesa da oltre il 70 per cento a meno del 50 per cento nel 2018, mentre la quota di bambini è aumentata, da circa il 10 per cento a oltre il 30 per cento. Nello stesso periodo, la quota di uomini adulti è quasi raddoppiata, da circa il 10 per cento al 20 per cento nel 2018.

Nel complesso, il 50 per cento del traffico di persone aveva come scopo lo sfruttamento sessuale, mentre il 38 per cento sono state sfruttate per il lavoro forzato, il sei per cento sottoposte ad attività criminali forzate, mentre l’uno per cento è stato costretto all’accattonaggio e un numero minore a matrimoni forzati, prelievo di organi e altri scopi.

La quota di vittime per il lavoro forzato è aumentata costantemente per oltre un decennio. Queste persone sono sfruttate in una vasta gamma di settori economici, in particolare in quelli in cui il lavoro è svolto in circostanze isolate, tra cui l’agricoltura, l’edilizia, la pesca, le miniere e il lavoro domestico.

Il Rapporto globale sul traffico di persone è prodotto dall’UNODC ogni due anni, per informare una risposta efficace a questo crimine e collocarlo nel contesto dell’Agenda dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’edizione 2020 copre i dati del più grande database del mondo sulle vittime della tratta, compilando cifre da fonti ufficiali in 148 paesi. Analizza anche 489 casi giudiziari da 71 paesi, fornendo informazioni di qualità sui colpevoli e sulle caratteristiche di questo crimine.

Scarica il Global Report on Trafficking in Persons 2020

Fonte: UNODC