HomeRicerca NewsProtocollo per la determinazione dell’età dei minori stranieri non accompagnati



01 marzo 2021

Protocollo per la determinazione dell’età dei minori stranieri non accompagnati


Sancito l’accordo in Conferenza Unificata del 9 luglio 2020

In sede di Conferenza Unificata del 9 luglio 2020, è stato sancito un accordo con cui il Governo, le Regioni, le province autonome di Trento e Bolzano e gli Enti locali si impegnano ad adottare ai fini della determinazione dell’età dei minori stranieri non accompagnati, un protocollo multidisciplinare.

In coerenza con quanto previsto nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 novembre 2016, n. 234 e nella legge 7 aprile 2017, n. 47, è infatti necessario definire, nell’ambito socio-sanitario, una procedura univoca e appropriata per l’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati, da adottare a livello nazionale.

Il Protocollo appena adottato, di carattere sequenziale e incrementale, individua, si legge nel documento,  un approccio multidisciplinare attraverso il quale, nel rispetto del superiore interesse del minore e su richieste dell’Autorità giudiziaria competente, si procede alla determinazione dell’età nei casi in cui permangano fondati dubbi sull’età dichiarata del minore e l’età non sia accertabile da documenti identificativi o altre procedure previste secondo l’art. 5 della Legge n. 47/2017.

La procedura per la determinazione dell’età dei minori non accompagnati, è condotta da un’equipe multidisciplinare e consiste nello svolgimento di tre fasi successive e progressive ad invasività incrementale:

i) un colloquio sociale,

ii) una valutazione psicologica o neuropsichiatrica,

iii) una visita pediatrica auxologica, con ricorso ad accertamenti sanitari, utilizzando modalità il meno invasive possibili e rispettose dell’età presunta, del sesso e dell’integrità psico-fisica del minore, e secondo le modalità di seguito specificate.

La procedura deve essere effettuata in un ambiente idoneo, presso i luoghi di accoglienza in cui si trova il presunto minore o presso le strutture sanitarie pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale (SNN), individuate dalle Regione e Provincie autonome sulla base delle specifiche competenze richieste e secondo le rispettive organizzazione territoriali.

Ove all’esito di ciascuna fase o stadio della procedura emergano elementi certi circa la minore età, non si procede ad accertamenti successivi.

Qualora, anche dopo l’accertamento socio-sanitario, permangano dubbi sulla minore età, questa si presume ad ogni effetto di legge.

Il Governo, le Regioni e le province autonome di impegnano anche ad effettuare un monitoraggio sull’applicazione del suddetto protocollo in modo da apportare anche le opportune modifiche alla luce delle nuove evidenze scientifiche.

 

Scarica l’Accordo

Fonte: Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano