L'impatto della pandemia di Covid-19 sui lavoratori migranti ha generato quella che l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) definisce una “crisi nella crisi”: a milioni dovranno affrontare disoccupazione e povertà, sia che rimangano nei paesi di accoglienza, sia che siano costretti a tornare in patria. È necessario quindi "mettere in atto politiche per proteggere i lavoratori migranti bloccati nei paesi ospitanti e per garantire il reinserimento di coloro che ritornano nei paesi di origine”.
L’ILO ha pubblicato una serie di documenti informativi e strategici dedicati alle conseguenze della pandemia su migranti e rifugiati. Tra questi c'è il recente brief Social protection for migrant workers: A necessary response to the Covid 19 crisis, che sottolinea l’importanza dell’estensione delle misure di protezione sociale a tutti i lavoratori migranti per affrontare l’emergenza in corso.
I migranti sono sovra rappresentati in settori duramente colpiti dalla crisi come hospitality e lavoro domestico, ma sono anche in prima linea, con rischi più elevati per la loro salute, in settori essenziali come la sanità e l’agricoltura. Intanto, devono affrontare sfide specifiche per l’accesso alla protezione sociale, comprese assistenza sanitaria e tutela dei redditi.
Garantire ai lavoratori migranti salute e mezzi di sussistenza, scrive l’Ilo, va a vantaggio di tutta la popolazione e approcci integrati che li includano nelle risposte nazionali di protezione sociale mitigherà gli effetti della crisi e favorirà una ripresa più veloce. Nel breve periodo bisogna assicurare ai migranti e alle loro famiglie assistenza sanitaria, protezione dei redditi, condizioni di alloggio e lavoro adeguate e informazioni sul COVID-19. Nel medio-lungo periodo bisogna, invece, pensare a rafforzare sistemi di protezione sociale universali e inclusivi, con particolare attenzione alle differenze di genere e ai bisogni di quanti lavorano nell’economia informale. Tutte misure da realizzare confrontandosi con le parti sociali.
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ILO Brief. Social protection for migrant workers: A necessary response to the Covid 19 crisis