Nel giugno 2020 la Commissione Europea ha lanciato la Nuova European Skills Agenda . L'impegno dell'UE per le transizioni verdi e digitali, il passaggio a un'economia climaticamente neutra, il progresso tecnologico, nonché i cambiamenti demografici e gli impatti negativi della crisi COVID-19 richiedono tutti un cambio di paradigma sulle competenze dei lavoratori. L'Agenda, piano strategico quinquennale della Commissione, ha lo scopo di aiutare i Paesi UE, i lavoratori, le imprese e le parti sociali a lavorare insieme per il cambiamento, verso un sistema di qualificazione delle competenze e apprendimento permanente. L'agenda si concentra anche sull'importante ruolo dei lavoratori di paesi terzi, prevedendo un approccio più strategico alla migrazione legale legato alle competenze e alle qualifiche utili al mercato del lavoro europeo. Allo stesso tempo, rileva la necessità che i cittadini stranieri, lavoratori e studenti, accedano a parità di condizioni alle opportunità di formazione, riconoscimento e qualificazione delle proprie competenze. La nuova Agenda si pone quindi in stretta sinergia con altri documenti strategici internazionali, in particolare con la “Raccomandazione n. 205 OIL relativa all’occupazione e al lavoro dignitoso per la pace e la resilienza ” del 2017. In questo fondamentale documento internazionale, OIL richiama i Paesi aderenti a promuovere programmi integrati ed equi per la formazione, l’occupazione e il mercato del lavoro dignitoso rivolti principalmente ai giovani che entrano nel mondo del lavoro, alle donne, alle persone appartenenti a minoranze, ai migranti e ai rifugiati in coerenza con la Convenzione e la Raccomandazione n. 111 sulla discriminazione (impiego e professione) del 1958.
La nuova agenda europea per le competenze si basa sulle dieci azioni dell'agenda per le competenze 2016 e fissa 12 azioni concrete, organizzate attorno a quattro elementi costitutivi:
- Un appello a unire le forze in un'azione collettiva:
Azione 1: Un patto per le competenze
- Azioni per garantire che le persone abbiano le giuste competenze per il lavoro:
Azione 2: Rafforzare l'intelligenza delle abilità
Azione 3: sostegno dell'UE all'azione strategica nazionale di riqualificazione
Azione 4: Proposta di raccomandazione del Consiglio sull'istruzione e la formazione professionale (IFP)
Azione 5: lanciare l' iniziativa delle università europee e migliorare le competenze degli scienziati
Azione 6: Competenze per supportare le transizioni gemelle
Azione 7: Incremento dei laureati STEM e promozione delle competenze imprenditoriali e trasversali
Azione 8: Abilità per la vita
- Strumenti e iniziative per supportare le persone nei loro percorsi di apprendimento permanente:
Azione 9: Iniziativa sui conti di apprendimento individuali
Azione 10: Un approccio europeo alle micro-credenziali
Azione 11: Nuova piattaforma Europass
- Un framework per sbloccare gli investimenti nelle competenze:
Azione 12: Migliorare il quadro abilitante per sbloccare gli investimenti privati ??e degli Stati membri nelle competenze
Dal 2020 sono stati fatti molti progressi nell'ambito delle 12 azioni faro.
Tra queste, nel novembre 2020 la Commissione europea ha lanciato il Patto per le competenze, un modello di impegno condiviso per lo sviluppo delle competenze in Europa.
Il patto è la prima delle azioni faro nell'ambito dell'agenda europea per le competenze ed è saldamente ancorato al pilastro europeo dei diritti sociali.
Attraverso il patto per le competenze, la Commissione europea riunisce imprese, lavoratori, autorità nazionali, regionali e locali, parti sociali, organizzazioni interprofessionali e settoriali, fornitori di istruzione e formazione, camere di commercio e servizi per l'impiego per creare una cultura dell'apprendimento permanente sul lavoro. Più di 500 organizzazioni hanno già firmato il Patto, impegnandosi sulla costruzione di iniziative di qualità e competenze inclusive.