In Sinergia con le Regioni e le Provincie Autonome sono state raccolte le principali iniziative legislative, contestualmente si sono verificati i contesti operativi in cui il mediatore opera. Una scheda specifica è stata dedicata ai percorsi universitari e di formazione superiore presenti negli Atenei di ciascuna Regione e si è provveduto alla raccolta di eventuali elenchi o Albi professionali regionali per la figura del Mediatore interculturale. I contesti operativi in cui opera il Mediatore interculturale, raccolti durante l'indagine in collaborazione con Regioni e le Provincie autonome (dati tabelle n. 2 e n.3), sono stati rappresentati in questa infografica anche nella loro distribuzione regionale. Il settore dedicato all'educazione è quello che vede maggiormente distribuita sul territorio la presenza del mediatore, gli altri contesti operativi - casa, servizi sociali, lavoro, salute e accoglienza presentano una situazione omogenea, mentre il settore casa risulta essere quello con minore presenza nei territori di questa figura professionale.Dall'analisi dei dati sulla presenza e tipologia dei percorsi universitari dedicati alla qualifica del Mediatore (tabella n. 4) si riscontra che l’offerta delle Università è abbastanza variegata. Corsi, lauree triennali o lauree magistrali biennali a seconda delle regioni e delle città sono collocate in aree che afferiscono a materie diverse. Nella maggior parte dei casi la formazione in Mediazione interculturale si trova nelle facoltà o dipartimenti che si occupano di Scienze umane e sociali e quasi allo stesso modo in quelle che si occupano di Lingue e letteratura. Più raramente è possibile reperire corsi in Mediazione interculturale nelle facoltà di Economia e Giurisprudenza.
Le schede consultabili ai seguenti link sono state elaborate in collaborazione con le Regioni e le Provincie automome. I campi asteriscati corrispondono ai territori che hanno dato riscontro.