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08 febbraio 2022

"Una luce contro la tratta"


Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta

Otto ore di preghiera, testimonianze e riflessioni in collegamento on line da tutto il mondo: si celebra l’8 febbraio la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che il Papa ha voluto per la prima volta nel 2015.

La Giornata cade nella memoria di santa Giuseppina Bakhita, simbolo universale dell'impegno della Chiesa contro la tratta, nata nel 1869 in un villaggio del Darfur, nel Sud Sudan, schiava già a 9 anni. Il suo nome “Bakhita”, imposto dai mercanti di schiavi, vuol dire “fortunata” ma è uno schiaffo alla sua dignità. Da quel buco nero fatto di violenza e oltraggio, Bakhita ne esce con l’aiuto di Dio che conosce e incontra in Italia. Diventa suora canossiana e, dopo la morte, la sua storia di liberazione diventa segno di speranza per tutti.

Quest’anno il tema dell’ottava Giornata è “La forza della cura. Donne, economia e tratta di persone”. Stando ai dati Onu, le bambine e le donne rappresentano il 72 per cento delle vittime della tratta. I due terzi degli analfabeti del mondo sono donne; il tasso di partecipazione alla forza lavoro, tra i 25 e i 54 anni, è pari al 90 per cento per gli uomini e poco meno di due terzi per le donne. Il 30 per cento delle giovani donne non studia, non lavora, non segue corsi di formazione. A pesare la pandemia che ha aumentato esponenzialmente il business della tratta, le condizioni di vulnerabilità per le persone più a rischio e le disuguaglianze tra uomini e donne.

A partire dalle 9 fino alle 17 prenderà il via online sul sito www.preghieracontrotratta.org una maratona di preghiera che prenderà il via dall'Oceania, l'Asia e il Medio Oriente, per poi passare in Africa, Europa, Sud America e concludersi con il Nord America. Sarà trasmessa in diretta streaming in cinque lingue: francese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo.
Si susseguiranno testimonianze di religiose e consacrati, ma anche sopravvissute, attivisti, volontari, economiste, imprenditrici da più di 30 Paesi del mondo. L’iniziativa è promossa dalla rete internazionale anti-tratta Talitha Kum, dalle Unioni Internazionali delle Superiore e dei Superiori Generali, in partenariato con la Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, Caritas Internationalis, l'Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche, il Movimento dei Focolari, il Jesuit Refugee Service e tante altre organizzazioni in tutto il mondo.